La Diagnosi di Laboratorio delle Malattie da Protozoi - tutte mappe
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1) Sequenza <strong>da</strong> amplificare.<br />
2) NTP (nucleosi<strong>di</strong> trifosfati, come ATP, CTP, GTP, TTP).<br />
3) Primer (Sequenze complementari agli estremi della sequenza <strong>da</strong> amplificare).<br />
4) Taq polimerasi (una DNA polimerasi estratta <strong>da</strong> un batterio termofilo, in grado <strong>di</strong><br />
non denaturarsi ad alte temperature).<br />
5) Soluzione Buffer (i tamponi necessari per la reazione <strong>di</strong> elongazione).<br />
Un tipico ciclo <strong>di</strong> PCR:<br />
<strong>La</strong> PCR avviene in una serie <strong>di</strong> cicli composti <strong>da</strong> tre fasi:<br />
1. Denaturazione al calore <strong>di</strong> uno stampo <strong>di</strong> DNA che deve essere copiato (94 - 99 °C)<br />
2. Appaiamento (annealing) <strong>di</strong> coppie <strong>di</strong> primer (30 - 65 °C)<br />
3. Estensione <strong>da</strong> parte della Taq polimerasi a partire <strong>da</strong>i primer appaiati (65 - 72 °C)<br />
I “prodotti lunghi” originati in questo modo fungeranno <strong>da</strong> stampi per l’uno o l’altro<br />
degli oligonucleoti<strong>di</strong> durante i cicli succcessivi, e l’estensione <strong>di</strong> questi oligonucleoti<strong>di</strong><br />
<strong>da</strong>lla polimerasi produrrà molecole <strong>di</strong> una lunghezza definita, corrispondente a<br />
quella della sequenza <strong>di</strong> interesse.<br />
Queste molecole fungeranno anch’esse come stampi per l’uno o per l’altro oligonucleotide<br />
producendo altre molecole <strong>di</strong> grandezza definita. In questo modo si svilupperà<br />
una reazione a catena che porterà all’accumulo <strong>di</strong> uno specifico DNA in maniera<br />
esponenziale rispetto al numero <strong>di</strong> cicli <strong>di</strong> reazione, cioè la loro quantità sarà,<br />
linearmente proporzionale, al numero <strong>di</strong> cicli effettuati.<br />
<strong>La</strong> PCR è una tecnica ancora in sperimentazione, quin<strong>di</strong> non viene utilizzata <strong>da</strong>i laboratori<br />
per le identificazioni routinarie: il principale problema della tecnica <strong>di</strong> PCR è<br />
la contaminazione dei prodotti <strong>di</strong> amplificazioni che può causare la presenza <strong>di</strong> falsi<br />
positivi a partire <strong>da</strong> sequenze aspecifiche.<br />
Pertanto il laboratorio per effettuare analisi in PCR deve essere attrezzato con stanze<br />
separate <strong>da</strong>lle altre operazioni, vetreria de<strong>di</strong>cata e massima sterilità dei materiali.<br />
Infine gli alti costi dei reattivi rendono questa nuova tecnica ancore <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile impiego.<br />
In Parassitologia viene impiegata, <strong>da</strong> laboratori <strong>di</strong> referenza altamente specializzati,<br />
per identificare plasmo<strong>di</strong> malarici e Babesia nei campioni ematici, Leishmania in<br />
aspirato midollare e sangue, Toxoplasma in liquor e/o broncoaspirato e sangue,<br />
Pneumocystis jirovecii in espettorato, liquido <strong>di</strong> lavaggio broncoalveolare o broncoaspirato.<br />
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