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La Diagnosi di Laboratorio delle Malattie da Protozoi - tutte mappe

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Soluzioni Flottanti - Per le tecniche copro microscopiche basate sulla flottazione le<br />

SF hanno un ruolo primario. Di solito, nei manuali <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica parassitologica e<br />

nella letteratura scientifica, si fa riferimento solo al peso specifico (PS) (o densità)<br />

<strong>delle</strong> varie Soluzioni Flottanti (SF) facendo intendere che l’efficienza in termini <strong>di</strong><br />

affioramento degli EP aumenta con l’aumentare del PS <strong>delle</strong> <strong>di</strong>verse SF.<br />

In realtà gli EP non sono “elementi inerti” nel senso che flottano solo in funzione del<br />

peso specifico.<br />

A tutt’oggi non sono note le interazioni che si stabiliscono fra i vari elementi all’interno<br />

<strong>di</strong> una sospensione in flottazione (costituenti della SF + EP + eventuale fissativo<br />

+ sostanze derivanti <strong>da</strong>ll’alimentazione dell’ospite), ma:<br />

1. è la norma che SF <strong>di</strong> uguale PS, utilizzate con la stessa tecnica, non garantisce gli<br />

stessi risultati nei riguar<strong>di</strong> dello stesso EP;<br />

2. è frequente che una SF molto efficiente per un <strong>da</strong>to EP, con una <strong>da</strong>ta tecnica, non<br />

garantisce gli stessi risultati se si cambia tecnica;<br />

3. è frequente che una SF molto efficiente per un <strong>da</strong>to EP in un campione esaminato<br />

a fresco, con una <strong>da</strong>ta tecnica, non garantisce gli stessi risultati se cambia la mo<strong>da</strong>lità<br />

<strong>di</strong> conservazione del campione (es. congelamento, fissazione in formalina 5%,<br />

formalina 10% o in altro fissativo);<br />

4. può anche verificarsi che una SF molto efficiente per un <strong>da</strong>to EP, con una <strong>da</strong>ta tecnica,<br />

non garantisce gli stessi risultati se l’ospite cambia regime alimentare.<br />

Da tutto ciò emerge che per le tecniche copromicroscopiche basate sulla flottazione,<br />

ciascun EP deve essere considerato “a sé” nei riguar<strong>di</strong> della SF, della tecnica e della<br />

mo<strong>da</strong>lità <strong>di</strong> conservazione del campione, nel senso che quanto acquisito per un <strong>da</strong>to<br />

EP non è automaticamente trasferibile a EP “affini” e non dovrebbe essere trasferito<br />

nemmeno allo stesso EP anche se solo si cambia tecnica o mo<strong>da</strong>lità <strong>di</strong> conservazione<br />

del campione.<br />

Il sistema FLOTAC esalta le capacità flottanti <strong>delle</strong> varie SF (chiarezza del campo <strong>di</strong><br />

lettura, sensibilità, affioramento del massimo numero <strong>di</strong> EP, elevata precisione ed<br />

accuratezza), tuttavia per alcune ne amplifica anche gli aspetti negativi (torbi<strong>di</strong>tà del<br />

campo microscopico, affioramento <strong>di</strong> piccoli e/o gran<strong>di</strong> detriti, ecc. che con<strong>di</strong>zionano<br />

la leggibilità del campo microscopico) per cui non <strong>tutte</strong> le SF in uso nei vari laboratori<br />

sono utilizzabili con le tecniche FLOTAC.<br />

Tra varie SF le 3 <strong>di</strong> seguito descritte, testate con i <strong>di</strong>versi parassiti, nel laboratorio<br />

“FLOTAC” presso l’Unità Operativa <strong>di</strong> Parassitologia dell’Azien<strong>da</strong> Ospe<strong>da</strong>liera “D.<br />

Cotugno” <strong>di</strong> Napoli, garantiscono i migliori risultati in termini <strong>di</strong> precisione (vicinanza<br />

dei valori rilevati per misure ripetute), accuratezza (vicinanza del valore osservato<br />

a quello reale) e sensibilità analitica (la più piccola quantità <strong>di</strong> EP che possono essere<br />

accuratamente evidenziati) per l’identificazione dei protozoi nel campione umano.<br />

Prima <strong>di</strong> utilizzare le SF abbiamo effettuato una calibrazione del FLOTAC, che consiste<br />

in uno screening preliminare <strong>delle</strong> soluzioni flottanti <strong>da</strong> utilizzare, su un campione<br />

<strong>di</strong> pellet noto, eseguendo almeno 5 repliche sullo stesso campione, per scegliere<br />

le SF più a<strong>da</strong>tte alle finalità del laboratorio.<br />

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