01.06.2013 Views

La Diagnosi di Laboratorio delle Malattie da Protozoi - tutte mappe

La Diagnosi di Laboratorio delle Malattie da Protozoi - tutte mappe

La Diagnosi di Laboratorio delle Malattie da Protozoi - tutte mappe

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Liquido <strong>di</strong> lavaggio broncoalveolare (BAL),<br />

broncoaspirato (BAS) ed espettorato indotto (EI)<br />

Le malattie respiratorie affliggono il genere umano in ogni parte del mondo;<br />

le polmoniti sono al 6° posto tra le cause <strong>di</strong> morte più frequente.<br />

Il termine polmonite in<strong>di</strong>ca uno stato d’infiammazione acuta della parte del polmone<br />

destinata agli scambi respiratori, caratterizzata <strong>da</strong>lla presenza <strong>di</strong> liquido negli alveoli<br />

polmonari (piccole sacche alle terminazioni dei bronchioli), con conseguenti gravi<br />

<strong>di</strong>fficoltà nella respirazione.<br />

Può interessare gli alveoli (polmonite alveolare) e/o il tessuto interstiziale (polmonite<br />

interstiziale); può coinvolgere un intero lobo (polmonite lobare) o solo una parte<br />

<strong>di</strong> un lobo polmonare (polmonite lobulare), oppure interessare gli alveoli contigui ai<br />

bronchi (broncopolmonite)<br />

Anche nell’ambito <strong>delle</strong> infezioni broncopolmonari si parla oggi <strong>di</strong> polmoniti emergenti:<br />

si tratta sia <strong>di</strong> infezioni sostenute <strong>da</strong> patogeni “nuovi”, in quanto la loro importanza<br />

è stata riconosciuta solo recentemente, sia <strong>di</strong> infezioni in “nuovi” pazienti, vale<br />

a <strong>di</strong>re categorie <strong>di</strong> soggetti portatori <strong>di</strong> deficit immunologici primitivi o secon<strong>da</strong>ri<br />

all’impiego <strong>di</strong> terapie altamente immunosoppressive, come sono quelle eseguite con<br />

antiblastici, la terapia ra<strong>di</strong>ante e terapie antirigetto.<br />

In queste particolari categorie <strong>di</strong> soggetti prevalgono, quali agenti eziologici <strong>delle</strong><br />

infezioni respiratorie, le specie microbiche definite “opportunisti”, fra le quali, vi<br />

sono specie già note che hanno però acquisito caratteristiche particolari (resistenza<br />

agli antibiotici, ruolo <strong>da</strong> saprofita a patogeno ecc.), l’incidenza <strong>delle</strong> varie specie è<br />

strettamente correlata con l’ambiente considerato (comunità, ospe<strong>da</strong>le), con l’età del<br />

soggetto, con le con<strong>di</strong>zioni del sistema immunitario ecc.<br />

L’opportunismo <strong>di</strong> molti agenti infettivi è già noto <strong>da</strong> tempo agli infettivologi ed agli<br />

oncologi, ma, recentemente, si è riscontrata una sempre maggiore incidenza <strong>di</strong> tali<br />

patologie in pazienti immunocompromessi, sia per cause patologiche, quali neoplasie<br />

in generale ed emolinfopatie, in particolare, sia per cause iatrogene quali terapie<br />

con corticosteroi<strong>di</strong>, terapie ra<strong>di</strong>anti ed immunodepressive anti-rigetto applicate ai<br />

pazienti sottoposti a trapianti d’organo.<br />

L’AIDS ha notevolmente contribuito ad ampliare ed aggravare il problema della patologia<br />

infettiva opportunistica; nell’AIDS, infatti, sono numerose le infezioni secon<strong>da</strong>rie,<br />

provocate <strong>da</strong> microrganismi <strong>di</strong> natura virale, batterica, fungina e parassitaria che<br />

trovano con<strong>di</strong>zioni favorevoli <strong>di</strong> sviluppo a causa del deficit dell’immunità cellulome<strong>di</strong>ata<br />

a carico dei T- linfociti.<br />

Il prevalere <strong>delle</strong> varie specie si è mo<strong>di</strong>ficato nel corso degli anni, proprio in considerazione<br />

dei motivi più sopra ricor<strong>da</strong>ti. In particolare le specie definite “opportunisti”,<br />

assumono oggi particolare rilievo nei pazienti immunocompromessi, anche se si<br />

può parlare <strong>di</strong> patogeni “emergenti” anche per la popolazione immunocompetente o<br />

comunque non vistosamente immunodepressa.<br />

Dalla fine degli anni ‘30 fino agli inizi degli anni ‘60 si definiva polmonite atipica<br />

quella non sostenuta <strong>da</strong>l Pneumococco; nel 1961 è stato isolato e riconosciuto per la<br />

prima volta Mycoplasma pneumoniae, e quin<strong>di</strong>, si sono attribuite a questo microrganismo<br />

le forme <strong>di</strong> polmonite, cosiddetta, atipica.<br />

191

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!