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La Diagnosi di Laboratorio delle Malattie da Protozoi - tutte mappe

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Genere Leishmania<br />

Generalità<br />

Nel 1885 Cunninghan descrisse una lesione cutanea (Bottone <strong>di</strong> Oriente); su sezioni<br />

<strong>di</strong> tessuto osservò la presenza <strong>di</strong> “corpi” <strong>di</strong> 12.6µ x 8.8µ (probabilmente macrofagi)<br />

contenenti “corpi nucleoi<strong>di</strong>” che egli ritenne essere spore <strong>di</strong> Mycetozoa e che denominò<br />

“BATTERI DI DELHI”.<br />

Nel 1903 Leishman osservò al microscopio strisci prelevati <strong>da</strong>lla milza <strong>di</strong> un sol<strong>da</strong>to<br />

morto 2 giorni prima a Dum-Dum (Calcutta) e descrisse gli agenti eziologici come<br />

“corpuscoli ovoi<strong>da</strong>li o rotondeggianti <strong>di</strong> 2-3µ <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro”.<br />

Nel 1903 Donovan lesse l’articolo <strong>di</strong> Leishman ed osservando strisci <strong>di</strong> biopsia splenica<br />

<strong>di</strong> un in<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> 12 anni sofferente <strong>di</strong> febbri irregolari, che non presentava parassiti<br />

malarici nel sangue, osservò corpi che non ritenne essere né artefatti splenici né<br />

tripanosomi degenerati.<br />

Nel 1906 Leishman, <strong>di</strong>venuto professore <strong>di</strong> Patologia a Londra, dopo aver infettato<br />

sperimentalmente un ratto con tripanosomi africani, notò la somiglianza dei tripanosomi<br />

degenerati con gli agenti eziologici che aveva visto a Calcutta. Fu il primo a<br />

descrivere gli agenti eziologici della Leishmaniosi viscerale ed a riconoscere la relazione<br />

con i tripanosomi.<br />

Nel 1908 Nicolle e Comte segnalarono per la prima volta la Leishmaniosi canina.<br />

Attualmente l’O.M.S. stima che l’incidenza annuale <strong>delle</strong> leishmaniosi è <strong>di</strong> 2 milioni<br />

<strong>di</strong> casi <strong>di</strong> cui 500.000 <strong>di</strong> Leishmaniosi viscerale e 1.500.000 <strong>di</strong> Leishmaniosi cutanee<br />

causate <strong>da</strong> 15 specie <strong>di</strong> interesse umano, prevalentemente nei paesi della fascia equatoriale<br />

e sub-equatoriale.<br />

Le leishmaniosi umane possono essere <strong>di</strong>stinte in tre tipologie cliniche:<br />

cutanea;<br />

mucocutanea;<br />

viscerale.<br />

Sono causate <strong>da</strong> un unico genere (Leishmania) ma <strong>da</strong> <strong>di</strong>verse specie. <strong>La</strong> <strong>di</strong>ffusione<br />

<strong>di</strong> queste specie è limitata ad alcune aree geografiche ed è peraltro, legata alla presenza<br />

<strong>di</strong> specifici insetti vettori.<br />

<strong>La</strong> classificazione in specie si basa sulla <strong>di</strong>stribuzione geografica, sulla trasmissione<br />

operata <strong>da</strong> specie <strong>di</strong>verse <strong>di</strong> flebotomi, sullo sviluppo preferenziale in determinati<br />

organi e tessuti dell’uomo, sulla <strong>di</strong>versa patogenicità, sulle caratteristiche immunologiche,<br />

sugli isoenzimi e sul DNA mitocondriale del protozoo.<br />

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