Relazione - Comune di Lecce
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La ricettività nel territorio costiero<br />
Gli inse<strong>di</strong>amenti costieri sono costituiti in prevalenza da abitazioni unifamiliari che<br />
ospitano un turismo locale e l’offerta ricettiva si presenta piuttosto modesta. Il maggior<br />
numero <strong>di</strong> posti sembra essere offerto soprattutto dai 4 camping <strong>di</strong>sposti nelle aree <strong>di</strong> San<br />
Cataldo, Frigole, Torre Chianca e Torre Rinalda, cui si aggiungono quelli <strong>di</strong>sponibili<br />
presso l’unico ostello e i pochissimi hotel presenti.<br />
A fronte <strong>di</strong> questa modesta capacità ricettiva invece si registra la presenza <strong>di</strong> 19<br />
stabilimenti balneari che occupano l’intero litorale lasciando piccole interruzioni <strong>di</strong> spiaggia<br />
libera.<br />
Gli esercizi per la ristorazione, quali ristoranti, trattorie, bar e pizzerie, sono <strong>di</strong>ffusi in<br />
maniera più o meno omogenea nei centri abitati così come anche gli esercizi commerciali.<br />
La stima dei posti letto offerti dalla struttura ricettiva descritta, quasi interamente costituita<br />
dai camping propone il numero <strong>di</strong> circa 15.000 abitanti stagionali che aggiunti agli<br />
altrettanti ospitati dal patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente ci fornisce il quadro pressoché oggettivo<br />
della presenza durante la stagione turistica con il conseguente fabbisogno in termini <strong>di</strong><br />
opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria e secondaria necessarie per far fronte ai carichi<br />
urbanistici derivanti.<br />
Il progetto <strong>di</strong> realizzazione del porto turistico <strong>di</strong> San Cataldo si inserisce all’interno <strong>di</strong> una<br />
prospettiva più ampia, determinata dalla presentazione <strong>di</strong> numerosi progetti che<br />
interessano tutta la penisola salentina. Molto spesso si ipotizzano strutture, a carattere<br />
commerciale e turistico, sovra<strong>di</strong>mensionate rispetto alla reale domanda. I quin<strong>di</strong>ci porti e<br />
porticcioli presenti nel Salento necessitano pertanto più <strong>di</strong> una razionalizzazione che non<br />
<strong>di</strong> una loro moltiplicazione.<br />
4.5. RISORSE INSEDIATIVE<br />
Il territorio<br />
Analizzando la rete viaria attorno al comune <strong>di</strong> <strong>Lecce</strong> osserva una forte polarità<br />
dell’armatura urbana del comune che <strong>di</strong>venta l’unico polo intorno al quale gravitano i<br />
comuni <strong>di</strong> prima e seconda corona a nord ovest. La struttura inse<strong>di</strong>ativa della prima<br />
corona <strong>di</strong> <strong>Lecce</strong> è fortemente asimmetrica: sulla costa i pendoli legano il territorio costiero<br />
alla città, mentre a sud ovest, i centri <strong>di</strong> prima corona si legano ad una trama inse<strong>di</strong>ativa <strong>di</strong><br />
lunga durata, segni <strong>di</strong> una forte relazione politica, economica e sociale tra il capoluogo ed<br />
i suoi casali. Il territorio agricolo è fortemente caratterizzato da una struttura <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong><br />
inse<strong>di</strong>amenti storici, quali le ville ed i casali della valle della Cupa. E’ un territorio che si<br />
Documento Programmatico Preliminare al PUG 121