Relazione - Comune di Lecce
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Sul versante orientale si apre la S.S. n° 543, a corsia raddoppiata, che costituisce il più<br />
antico ed il più frequentato collegamento <strong>di</strong> <strong>Lecce</strong> al suo mare, in corrispondenza del suo<br />
antico porto, in località S.Cataldo.<br />
Seguono strade provinciali che mettono in relazione <strong>Lecce</strong> ai centri orbitanti nel suo<br />
versante settentrionale (Surbo), occidentale (Novoli, Carmiano, Arnesano, Monteroni <strong>di</strong><br />
<strong>Lecce</strong>) e meri<strong>di</strong>onale (S.Pietro in Lama, Lequile, S.Cesario <strong>di</strong> <strong>Lecce</strong>, Cavallino e<br />
Lizzanello,). Sul versante orientale <strong>Lecce</strong> si apre al mare oltre che con la superstrada per<br />
S.Cataldo, con tre arterie ra<strong>di</strong>ali in parte ricalcanti gli antichi camminamenti colleganti la<br />
città alle antiche torri costiere (Chianca, Frigole e Veneri); gli altri collegamenti al mare<br />
sono pettinati dalla S.S. n°16 servendo la fascia costiera settentrionale (Torre Specchiolla,<br />
Casalabate ed il Parco del Rauccio).<br />
Pressoché parallelamente alla costa e trasversalmente alla strade ra<strong>di</strong>ali, viaggiano, con<br />
<strong>di</strong>scontinuità <strong>di</strong> percorso, due strade che fungono da raccordo della viabilità interpoderale;<br />
la più interna a servizio delle masserie e la più esterna sorta ad opera dell’ente <strong>di</strong> bonifica,<br />
a servizio delle aree appoderate.<br />
Una minuta articolazione <strong>di</strong> stra<strong>di</strong>ne ad or<strong>di</strong>tura tendente alla ortogonalità, ha fatto da<br />
supporto all’inse<strong>di</strong>amento costiero, ricucito da brandelli <strong>di</strong> stra<strong>di</strong>ne viaggianti ad<br />
imme<strong>di</strong>ato ridosso della linea <strong>di</strong> battigia.<br />
Una fascia <strong>di</strong> strade parallela al parco ferroviario nel versante nord occidentale della città,<br />
fa da supporto all’inse<strong>di</strong>amento industriale <strong>di</strong> <strong>Lecce</strong> e Surbo, ripartendo il territorio<br />
interessato in ambiti serviti da un or<strong>di</strong>nato reticolo a maglia ortogonale.<br />
La ferrovia interessa solo il versante occidentale del territorio, collegando la città a<br />
Brin<strong>di</strong>si, Taranto per <strong>di</strong>ramarsi, a mezzogiorno, in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Gallipoli, Otranto ed il<br />
promontorio <strong>di</strong> Leuca.<br />
Il principale parco ferroviario della città, si apre ad occidente della stessa, dove si<br />
incontrano le linee ferroviarie provenienti da Taranto e Brin<strong>di</strong>si; in rispondenza del quale si<br />
apre l’area industriale <strong>Lecce</strong> – Surbo, sito particolarmente vocazionato al recepimento <strong>di</strong><br />
un interporto risultando baricentrico alle tre province della Puglia meri<strong>di</strong>onale, a contenuta<br />
<strong>di</strong>stanza dal capoluogo salentino ed agevolmente potenziabile attraverso una nuova<br />
bretella <strong>di</strong> collegamento sia all’aereoporto turistico (che andrebbe convertito in struttura<br />
funzionante a pieno regime per i collegamenti nazionali) che al ricostruendo porto turistico<br />
<strong>di</strong> S.Cataldo, per proseguire la sua corsa, come metropolitana leggera, a servizio del<br />
territorio periurbano e costiero, ed a collegamento dei porti ed aeroporti <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si e<br />
<strong>Lecce</strong>.<br />
Documento Programmatico Preliminare al PUG 132