Relazione - Comune di Lecce
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La superficie territoriale interessata misura 359,34 Ha, pari al 92% della superficie urbana<br />
e pari al 15% dell’intero suolo comunale.<br />
Il quartiere Sta<strong>di</strong>o accoglie 19.116 abitanti <strong>di</strong>stribuiti in 7.403 alloggi 6.741 dei quali<br />
risultano occupati (91%), facendo registrare la maggiore concentrazione inse<strong>di</strong>ativa<br />
residenziale (2,58 ab/alloggio), superiore non solo a quella del centro storico intramurale<br />
(che risulta la più ridotta attestandosi sulla soglia <strong>di</strong> 1,49 ab/alloggio) ed extramurale (1,90<br />
ab/alloggio) ma anche dei rimanenti quartieri periurbani, compreso quello <strong>di</strong> Leuca che gli<br />
è secondo con la densità <strong>di</strong> 2,46 ab/alloggio.<br />
L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> affollamento ci fornisce la <strong>di</strong>mensione me<strong>di</strong>a del nucleo familiare se riferito ai<br />
soli alloggi occupati.<br />
Pertanto si può dedurre, dai dati incompleti dell’ultimo censimento, che nel centro storico<br />
intramurale la <strong>di</strong>mensione me<strong>di</strong>a risulta pari a 2,1; in quello extramurale (rione Mazzini)<br />
risulta 2,3, nel rione Sta<strong>di</strong>o 2,84, nel rione S. Rosa 2,45, nel rione Ru<strong>di</strong>ae 2,44, nel rione<br />
Leuca 2,74 e nel rione Ferrovia 2,60.<br />
Dal contesto si evince che le famiglie residenti nel centro storico esprimono una tendenza<br />
alla contrazione proliferativa, il che risulta espressivo <strong>di</strong> una classe sociale anziana che ha<br />
visto progressivamente snellire la <strong>di</strong>mensione familiare, o anche <strong>di</strong> una classe sociale<br />
giovane in età prematrimoniale mono o bistrutturata.<br />
I rioni periferici accolgono invece famiglie <strong>di</strong> varia consistenza me<strong>di</strong>amente allineate con<br />
la tendenza nazionale attestantesi sui tre o quattro membri.<br />
Dal che si desume che nelle aree periferiche la struttura inse<strong>di</strong>ativa risulta più <strong>di</strong>namica e<br />
tende ad accogliere quella parte del ceto me<strong>di</strong>o che vede rapportare la sua avanzata<br />
economica in ragione <strong>di</strong>retta alla <strong>di</strong>stanza dell’abitazione dalle aree più centrali o da<br />
quelle dotate <strong>di</strong> più elevata qualità urbana, derivante dalla dotazione dei servizi<br />
commerciali <strong>di</strong> primo e secondo livello, delle reti infrastrutturali, del verde e dei centri <strong>di</strong><br />
organizzazione sociale, culturale ed amministrativa.<br />
Altro in<strong>di</strong>catore significativo della qualità inse<strong>di</strong>ativa deriva ai quartieri dal loro rapporto<br />
con la <strong>di</strong>mensione della superficie residenziale su cui si espandono, essendo questa<br />
garante, in circostanze non sature, <strong>di</strong> una più elevata possibilità <strong>di</strong> riqualificazione<br />
attraverso il sapiente impiego delle superfici non urbanizzate.<br />
Il quartiere dotato <strong>di</strong> maggiore estensione territoriale risulta essere la Ferrovia, con 988,26<br />
ettari; buona parte dei quali versanti in con<strong>di</strong>zioni bisognevoli <strong>di</strong> riqualificazione<br />
ambientale (aree ex-cave e fasce inse<strong>di</strong>ative prossime alla linea ferrata).<br />
Ad ogni abitante attualmente inse<strong>di</strong>ato viene a competere una <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> superficie<br />
territoriale <strong>di</strong> 1.015 mq contro i 240 mq. del centro storico intramurale ed i 113 mq del<br />
centro storico extramurale.<br />
Documento Programmatico Preliminare al PUG 152