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Relazione - Comune di Lecce

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intesa come operazione <strong>di</strong> base e preliminare, un metodo analitico <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong> dati e<br />

della loro registrazione, separata da qualsiasi<br />

processo conoscitivo-progettuale. Descrivere implica sapere comunicare significati in<br />

modo evidente per farsi comprendere e comprendere. Per questo, accanto a modalità <strong>di</strong><br />

descrizione documentale, sempre più si fa riferimento a modalità narrative come<br />

strumento <strong>di</strong> comunicazione sociale per ricreare consapevolezza, legame affettivo verso<br />

un territorio spesso sconosciuto.<br />

La descrizione e l’interpretazione della città e del territorio sono simili a una lettura,<br />

un’operazione <strong>di</strong> deco<strong>di</strong>ficazione in senso proprio, una lettura, nel significato più pieno,<br />

dei segni che l’uomo ha scritto e scrive sulla superficie terrestre. La città e il territorio<br />

contengono i mo<strong>di</strong> e i segni della propria comprensione. Le modalità rappresentative che<br />

abbiamo scelto nella produzione <strong>di</strong> carte, <strong>di</strong> immagini, <strong>di</strong> documenti iconici e verbali, sono<br />

fortemente finalizzate a materializzare la descrizione in immagini adeguate e significative,<br />

in <strong>di</strong>segni realistici e in testi narrativi e descrittivi. La rappresentazione è importante<br />

perché deve produrre immagini e <strong>di</strong>segni per far conoscere o riconoscere – descrizione<br />

dell’esistente –, o per in<strong>di</strong>care un esito: forma <strong>di</strong> descrizione per operare – costruzione <strong>di</strong><br />

scenari. L’attenzione al <strong>di</strong>segno non è fatto secondario. L’insieme dei mezzi espressivi e il<br />

sistema dei significati attribuiti e attribuibili ai segni sono stati scelti in funzione della loro<br />

capacità <strong>di</strong> evocare una immagine riconoscibile e riconosciuta. Una conoscenza che<br />

abbia i significati fin qui affermati deve essere accessibile e comunicabile a tutti.<br />

I <strong>di</strong>segni prodotti hanno recuperato un contenuto iconico che si era perso. Questo per due<br />

motivi: non è possibile restituire conoscenze e descrizioni complesse solo con retini e<br />

co<strong>di</strong>ci alfanumerici; le informazioni e le descrizioni devono essere comprensibili da tutti.<br />

Abbiamo affidato alle carte il compito <strong>di</strong> tradurre, <strong>di</strong> trasferire da una lingua a un’altra, <strong>di</strong><br />

rendere accessibili due mon<strong>di</strong> linguistici separati. La complessità dei segni presenti sul<br />

territorio è stata restituita – rappresentata –<br />

attraverso <strong>di</strong>segni che non banalizzino questi segni per renderli facili a capirsi, ma che al<br />

contrario restituiscono quello spessore che simboli e <strong>di</strong>segni astratti avevano fatto<br />

perdere. Le carte sono esplicite e mostrano chiaramente il tematismo, le informazioni<br />

presenti, la loro famiglia, la loro gerarchia, le loro relazioni. I segni sono evocativi della<br />

forma e dei caratteri <strong>di</strong> un luogo; ne rendono riconoscibili gli elementi, la loro trama, la loro<br />

gerarchia, la loro permanenza, le loro relazioni ecc.; ne evidenziano lo spessore degli<br />

elementi, la natura anche fisica delle relazioni; sono forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno che riproducono con<br />

maggior visibilità, l’immagine del territorio.<br />

Documento Programmatico Preliminare al PUG 51

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