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Relazione - Comune di Lecce

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• il recupero della frazione organica biodegradabile raccolta in modo <strong>di</strong>fferenziato<br />

me<strong>di</strong>ante compostaggio (fabbisogno complessivo <strong>di</strong> trattamento pari a circa<br />

1.600 t/<strong>di</strong>e, al 2015);<br />

• l’esclusione della previsione <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> inceneritori <strong>di</strong> rifiuti urbani tal<br />

quali;<br />

• il recupero della frazione secca combustibile (Fsc) attraverso la produzione <strong>di</strong><br />

Cdr da avviare a recupero energetico in impianti esistenti (fabbisogno<br />

complessivo <strong>di</strong> trattamento per la produzione <strong>di</strong> Cdr pari a circa 1.200 t/<strong>di</strong>e, al<br />

2015);<br />

• lo smaltimento in <strong>di</strong>scarica controllata (fabbisogno complessivo pari a circa<br />

280.000 m3/anno, al 2015), previo trattamento meccanico-biologico (fabbisogno<br />

complessivo pari a circa 2.250 t/<strong>di</strong>e, al 2015) finalizzato alla riduzione della<br />

pericolosità della frazione organica biodegradabile residuale, dell’Rbd (Rifiuto<br />

biostabilizzato da <strong>di</strong>scarica);<br />

• l’eventuale produzione <strong>di</strong> Rbm (Rifiuto biostabilizzato maturo) da utilizzare per<br />

ripristini ambientali.<br />

La Regione Puglia ha inteso avviare l’aggiornamento del piano regionale <strong>di</strong> gestione dei<br />

rifiuti urbani (PRGRSU), nell’ambito della procedura <strong>di</strong> VAS. La necessità <strong>di</strong> aggiornare il<br />

Piano deriva dal fatto che è in corso <strong>di</strong> recepimento nell’or<strong>di</strong>namento nazionale (D.Lgs<br />

250/10) la Direttiva Europea sulla gestione dei Rifiuti 2008/98/CE, mo<strong>di</strong>ficando la Parte IV<br />

del vigente D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii. Obiettivi innovativi riguardano la definizione <strong>di</strong> un<br />

programma per la riduzione della produzione dei rifiuti, nonché un programma per la<br />

riduzione dei Rifiuti Urbani Biodegradabili da avviare in <strong>di</strong>scarica anche ai sensi <strong>di</strong> quanto<br />

previsto nella stessa <strong>di</strong>rettiva. Inoltre vi è la necessità <strong>di</strong> definire approcci mirati<br />

all’autosostenibilità delle filiere del riciclaggio e recupero, attraverso la sperimentazione e<br />

programmazione <strong>di</strong> nuovi modelli <strong>di</strong> gestione fondati sulla autovalorizzazione durevole dei<br />

rifiuti come risorsa ed in considerazione dei contesti ambientali, territoriali, sociali,<br />

economici, impren<strong>di</strong>toriali. Lo sviluppo delle raccolte <strong>di</strong>fferenziate non sarà solo finalizzato<br />

a ridurre i flussi <strong>di</strong> rifiuto in<strong>di</strong>fferenziato da avviare a recupero energetico o smaltimento,<br />

ma soprattutto mirato alla promozione delle filiere del riciclaggio.<br />

Il Piano <strong>di</strong> gestione dei rifiuti speciali (PGRS) è uno degli strumenti previsti dalla Direttiva<br />

91/156/CEE, ora sostituita dalla Direttiva 2006/12/CE, finalizzato alla tutela della salute e<br />

dell’ambiente dagli effetti nocivi della raccolta, del trasporto, del trattamento,<br />

dell’ammasso e del deposito <strong>di</strong> rifiuti. In coerenza con tale funzione, il Piano in<strong>di</strong>vidua<br />

Documento Programmatico Preliminare al PUG 228

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