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Relazione - Comune di Lecce

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Da una prima comparazione delle superfici dell’uso del suolo nel 1997 e del 2011 emerge<br />

come l’assetto complessivo del territorio leccese sia rimasto principalmente inalterato<br />

nell’intervallo <strong>di</strong> tempo considerato. Si può osservare comunque che c’è stato una<br />

espansione delle aree agricole che sono cresciute del 3% nel 2011 rispetto al 1997 e una<br />

rilevante incremento delle aree urbanizzate che sono cresciute nel 2011 <strong>di</strong> circa il 16%<br />

rispetto a quelle presenti nel 1997. Nel caso delle aree agricole si è riscontrato un<br />

incremento <strong>di</strong> circa l’1,4% della classe “seminativi semplici in aree non irrigue” e del 4%<br />

per la classe uliveti.<br />

Naturalmente tutto questo è avvenuto a <strong>di</strong>scapito delle aree ricoperte da vegetazione<br />

naturale che nel 2011 hanno subito un decremento pari a circa il 18% rispetto alla<br />

superficie occupata nel 1997. In particolare, in questo caso si mette in forte evidenza la<br />

notevole riduzione della classe “aree a pascolo naturale, praterie, incolti” che ha subito un<br />

decremento nel 2011 pari a circa il 30% della superficie presente nel 2011.<br />

Nel complesso la percentuale <strong>di</strong> territorio che ha subito una qualche trasformazione è pari<br />

al 10,4% dell’estensione dell’intero <strong>Comune</strong> con un tasso <strong>di</strong> cambiamento annuo me<strong>di</strong>o<br />

pari a 163,6 ettari per anno. L’estensione totale variata è stata pari a 2454,9 ettari. La<br />

<strong>di</strong>stribuzione geografica delle aree cambiate è riportata nella Figura sottostante dove è<br />

riportato il poligono cambiato caratterizzato dalla tipologia <strong>di</strong> uso del suolo <strong>di</strong> arrivo.<br />

Emerge con forza il completamento dell’assetto viario della tangenziale <strong>di</strong> <strong>Lecce</strong>, il forte<br />

<strong>di</strong>namismo agricolo (qui principalmente inteso come zone ormai ad incolto), la creazione<br />

<strong>di</strong> detrattori ambientali come gli impianti fotovoltaici a terra e la <strong>di</strong>namica della costa, con<br />

processi <strong>di</strong> erosione/ripascimento dell’arenile. I cambiamenti nel contesto agricolo son o i<br />

principali in termini <strong>di</strong> percentuale <strong>di</strong> estensione cambiata sul totale dell’area trasformata,<br />

seguita dall’uliveto e dall’e<strong>di</strong>ficato. Gli spazi naturali giustificano il 15,7% delle<br />

trasformazioni complessive, rimanendo comunque incapaci nel contrastare il trend <strong>di</strong><br />

contrazione delle classi come boschi, vegetazione a sclerofilla e spazi naturali.<br />

Documento Programmatico Preliminare al PUG 219

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