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Scarica il numero 1 di Oggi Domani Anziani - FNP CISL Pensionati ...

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CON LA NOSTRA STORIA, INSIEME AI GIOVANI COSTRUIAMO IL FUTURO<br />

una scelta necessaria e urgente: porre <strong>il</strong> sociale al centro delle politiche<br />

europee per <strong>il</strong> raggiungimento <strong>di</strong> una vera ed efficace integrazione.<br />

SANITÀ<br />

Quale futuro per la sanità?<br />

Il Sistema Sanitario Nazionale, nell’ultimo triennio, è stato sottoposto ad<br />

una serie <strong>di</strong> interventi volti principalmente a ridurre i costi <strong>di</strong> gestione<br />

oramai <strong>di</strong>venuti insostenib<strong>il</strong>i (circa 140 m<strong>il</strong>iar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro annui) a fronte<br />

<strong>di</strong> un finanziamento che si aggira intorno ai 106 m<strong>il</strong>iar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro e un P<strong>il</strong><br />

che fa segnare un meno 2%, che significa recessione. In questo contesto<br />

l’andamento demografico del paese con l’innalzamento dell’età me<strong>di</strong>a e<br />

una natalità negativamente costante, pone l’accento su quali misure potranno<br />

essere attuate nell’imme<strong>di</strong>ato futuro per sostenere <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong><br />

welfare nel suo complesso. Il rischio è che, dopo la riduzione degli sprechi,<br />

la riduzione delle risorse umane e la <strong>di</strong>smissione degli immob<strong>il</strong>i pubblici,<br />

<strong>il</strong> Governo sarà costretto a rivedere, anche nel settore sanitario, i<br />

criteri <strong>di</strong> compartecipazione alla spesa per prestazioni. Ad oggi l’incidenza<br />

della spesa sanitaria italiana sul P<strong>il</strong> è pari al 8,9%, ed è inferiore alla<br />

me<strong>di</strong>a dei Paesi OECD, mentre la spesa farmaceutica segnala un drastico<br />

ri<strong>di</strong>mensionamento dovendo passare dagli attuali 13,1% agli 11,5%. Questi<br />

dati mostrano come <strong>il</strong> paese oltre ad impoverirsi tende ad investire ancora<br />

meno sulla qualità delle cure e sull’assistenza.<br />

Nel frattempo <strong>il</strong> Governo ha avviato <strong>il</strong> processo <strong>di</strong> contenimento dei costi<br />

intervenendo drasticamente sulla spesa sanitaria con una serie <strong>di</strong> interventi<br />

legislativi a catena che partono dalla legge 111/2011, e arrivano<br />

ai giorni nostri con la legge 135/2012 (c.d. spen<strong>di</strong>ng review) fino alla<br />

legge 158/2012 (legge Balduzzi).<br />

Nell’insieme questi interventi legislativi, sommati a quelli precedenti,<br />

determineranno per <strong>il</strong> comparto sanità un taglio complessivo <strong>di</strong> oltre 22<br />

m<strong>il</strong>iar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro.<br />

In questo clima <strong>di</strong> austerità vanno lette le <strong>di</strong>sposizioni previste dalla<br />

legge Balduzzi, che si fanno promotrici <strong>di</strong> una nuova forma <strong>di</strong> assistenza,<br />

meno ospedalocentrica, ma più ra<strong>di</strong>cata e <strong>di</strong>ffusa nel territorio<br />

attraverso lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> ambulatori h24 gestiti da me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

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