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Scarica il numero 1 di Oggi Domani Anziani - FNP CISL Pensionati ...

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CON LA NOSTRA STORIA, INSIEME AI GIOVANI COSTRUIAMO IL FUTURO<br />

nazionale e tassazione locale, recuperi contributi finanziari e agevolazioni<br />

fiscali lobbistiche, incentivi l’innovazione e l’investimento delle<br />

imprese e la loro crescita <strong>di</strong>mensionale, semplifichi <strong>il</strong> sistema fiscale.<br />

Non si tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere separatamente su questa o quella imposta,<br />

su patrimoniale o no, sull’abolizione/riforma dell’Imu, che sulla<br />

prima casa è comunque iniqua, sulla mo<strong>di</strong>fica dell’Iva.<br />

Qualsiasi proposta su <strong>di</strong> una singola imposta solleva obiezioni; quello<br />

che serve è una riforma complessiva e organica che risponda agli<br />

obiettivi <strong>di</strong> giustizia e crescita sopra in<strong>di</strong>cati.<br />

Solo con lo sv<strong>il</strong>uppo vi sarà una crescita dell’occupazione, che è <strong>il</strong> nostro<br />

primo obiettivo e ne è la misura.<br />

Le politiche del lavoro dovranno essere coor<strong>di</strong>nate con quelle dei settori<br />

produttivi, in modo da favorire la creazione <strong>di</strong> molti posti <strong>di</strong> lavoro<br />

<strong>di</strong> buona qualità, e dovranno porre rime<strong>di</strong>o all’attuale scollamento<br />

tra domanda e offerta <strong>di</strong> lavoro, favorendo «l’occupab<strong>il</strong>ità» soprattutto<br />

dei giovani intervenendo sul sistema scolastico e sulla formazione<br />

professionale.<br />

Una migliore qualità del lavoro è una con<strong>di</strong>zione in<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>e per<br />

una maggiore produttività, così come lo è lo sv<strong>il</strong>uppo della contrattazione<br />

aziendale e un coinvolgimento maggiore dei lavoratori, con una<br />

partecipazione degli stessi alle scelte strategiche delle aziende in cui<br />

lavorano.<br />

L’Italia, per la crescita, deve riconfermare la centralità del settore industriale,<br />

innovando tuttavia fortemente e affrontando i no<strong>di</strong> strutturali<br />

che ne hanno limitato le potenzialità. Le priorità delle politiche industriali<br />

debbono essere un’innovazione tecnologica pervasiva, un nuovo<br />

rapporto fra industria e ambiente, lo sv<strong>il</strong>uppo della green economy e<br />

delle biotecnologie, <strong>il</strong> supporto alla crescita <strong>di</strong>mensionale delle imprese,<br />

un forte e qualificato intervento sul capitale umano. Una grande attenzione<br />

va rivolta ai <strong>di</strong>stretti industriali e alle politiche per rafforzarli,<br />

compresa la promozione delle esportazioni, <strong>di</strong> cui sono punto <strong>di</strong> forza<br />

assieme al made in Italy, e ai poli tecnologici del Mezzogiorno.<br />

La capacità <strong>di</strong> progettare nuove vocazioni produttive può consentire <strong>di</strong><br />

rinunciare alla strenua <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> produzioni esistenti ormai obsolete,<br />

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