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Scarica il numero 1 di Oggi Domani Anziani - FNP CISL Pensionati ...

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PARTE III: XI CONGRESSO REGIONALE <strong>CISL</strong> LOMBARDIA<br />

La Lombar<strong>di</strong>a, alla pari del resto d’Italia, è caratterizzata da un tendenziale<br />

invecchiamento della popolazione. La popolazione in età lavorativa<br />

mostrerà nei prossimi anni una crescita molto debole. Per<br />

quanto riguarda la partecipazione al mercato del lavoro, le previsioni<br />

statistiche riferite al 2020 assegnano alla Lombar<strong>di</strong>a una popolazione<br />

<strong>di</strong> età compresa fra i 15 e i 66 anni <strong>di</strong> quasi 7 m<strong>il</strong>ioni, 220 m<strong>il</strong>a persone<br />

in più rispetto al 2011.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una tendenza che riflette l’invecchiamento della popolazione<br />

e <strong>il</strong> forte aumento del tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza. Le cose andrebbero<br />

del resto anche molto peggio se non fosse per i massicci afflussi migratori<br />

attesi nel periodo.<br />

Considerando che l’economia italiana è caratterizzata da tassi <strong>di</strong> partecipazione<br />

molto bassi, non è azzardato assumere che in futuro si verifichi<br />

un aumento.<br />

Inoltre, se negli ultimi quattro anni si è osservato un andamento molto<br />

debole delle forze <strong>di</strong> lavoro a seguito dell’abbandono del mercato<br />

da parte <strong>di</strong> molti lavoratori che sono <strong>di</strong>ventati “inattivi”, le tendenze<br />

più recenti segnalano come questo comportamento stia cambiando, facendo<br />

posto ad un tendenziale rientro <strong>di</strong> molti inattivi (scoraggiati o<br />

meno) nelle forze <strong>di</strong> lavoro.<br />

Il ritorno degli inattivi si sovrapporrebbe alla tendenza crescente (prima<br />

della crisi) della partecipazione al mercato del lavoro, dovuta ai<br />

mutamenti sociali in atto, come la crescente partecipazione femmin<strong>il</strong>e<br />

e <strong>il</strong> posticipo dell’uscita dal mercato <strong>di</strong> fasce <strong>di</strong> popolazione progressivamente<br />

più scolarizzate.<br />

La <strong>di</strong>namica delle forze <strong>di</strong> lavoro si manterrebbe così nei prossimi anni<br />

su un ritmo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> incremento dello 0,5 per cento all’anno, proseguendo<br />

<strong>di</strong> fatto lungo la tendenza <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o termine, una volta riassorbito<br />

<strong>il</strong> gap <strong>di</strong> carattere ciclico formatosi nel periodo 2008-2010.<br />

A tale andamento occorre però anche sovrapporre l’effetto della <strong>di</strong>scontinuità<br />

imposta dall’ultima riforma delle pensioni che, aumentando<br />

l’età pensionab<strong>il</strong>e, determina evidentemente un aumento dell’offerta<br />

<strong>di</strong> lavoro da parte delle persone interessate dalla riforma. I calcoli<br />

sono stati effettuati tenendo conto dell’allungamento dell’età pensionab<strong>il</strong>e<br />

e <strong>di</strong> come questo aumento sposti in avanti, per i lavoratori più<br />

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