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PARTE III: XI CONGRESSO REGIONALE CISL LOMBARDIA
alla vendita di stupefacenti. Sono risorse sottratte all’intero Paese, afflitto
da un debito pubblico che sta imponendo grandi sacrifici ai suoi
cittadini, a partire dalle lavoratrici, lavoratori e pensionati, e che per
via della mancata contribuzione fiscale, concorre a indebolire anche il
nostro sistema di welfare. Vengono meno, in tal modo, risorse che potrebbero
aiutare a sostenere il rilancio degli investimenti, e la ripresa
delle attività nei nostri territori.
Il contrasto all’economia della illegalità richiede norme e provvedimenti
legislativi, ma anche di essere sostenuta con la promozione e
diffusione della cultura della legalità, fondata sul rispetto delle persone
e delle regole della convivenza civile.
L’educazione alla legalità non si può ridurre al conformarsi all’osservanza
di regole, ma è tensione che si traduce in comportamento, azione
orientata al bene comune. Esprime un stile di vita che riconosce a
fondamento l’appartenenza alla società civile.
Il sindacato, attraverso la propria azione negoziale, nel rapporto dialettico
con le altri parti sociali e con le istituzioni, può rappresentare
un credibile e autorevole soggetto di promozione di questa concezione
e di questa pratica della legalità. Ne sono un esempio gli interventi
tesi alla lotta al lavoro sommerso, allo sfruttamento dei lavoratori,
a partire dai lavoratori stranieri, al contrasto del dumping, a partire dal
richiamo al rispetto dei contratti di lavoro.
Il diffondersi di buone prassi di contrattazione richiama tutte le parti
alla responsabilità, definisce protocolli dedicati come risultato di un
percorso comune e condiviso da tutte le componenti del sistema istituzionale.
Contribuisce al rafforzamento dei presidi di governance, all’aumento
della trasparenza e dei controlli negli appalti, valorizzando
gli elementi qualificanti l’attività d’impresa nelle gare d’appalto pubbliche
e private e nei successivi subappalti e subcontratti, favorisce la
continuità delle attività produttive confiscate affinché, una volta depurate
dalle componenti dell’illegalità, possano salvaguardare i posti
di lavoro e la produzione.
Attraverso questa azione ci riconosciamo quale soggetto educativo che
vuole concorrere alla promozione della cultura del rispetto delle persone,
della democrazia, della partecipazione responsabile.
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