14.06.2013 Views

Scarica il numero 1 di Oggi Domani Anziani - FNP CISL Pensionati ...

Scarica il numero 1 di Oggi Domani Anziani - FNP CISL Pensionati ...

Scarica il numero 1 di Oggi Domani Anziani - FNP CISL Pensionati ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

CON LA NOSTRA STORIA, INSIEME AI GIOVANI COSTRUIAMO IL FUTURO<br />

anziani, <strong>il</strong> momento del ritiro dal mercato del lavoro. In base a tale<br />

ipotesi la crescita complessiva delle forze <strong>di</strong> lavoro si porta verso l’1%<br />

all’anno (circa 45 m<strong>il</strong>a unità), con un aumento tra <strong>il</strong> 2011 e <strong>il</strong> 2020 <strong>di</strong><br />

ben 416 m<strong>il</strong>a unità. Il tasso <strong>di</strong> partecipazione della popolazione in età<br />

lavorativa andrebbe persino oltre la fati<strong>di</strong>ca soglia del 70 per cento.<br />

Dalle ipotesi qui descritte si osserva come nel 2020 l’offerta <strong>di</strong> lavoro<br />

italiana potrebbe non solo essere più ampia <strong>di</strong> quella attuale, ma anche<br />

molto <strong>di</strong>versa, con una maggiore incidenza <strong>di</strong> immigrati e <strong>di</strong> lavoratori<br />

anziani.<br />

Un aspetto importante è dunque rappresentato dall’effettivo assorbimento<br />

<strong>di</strong> queste maggiori forze <strong>di</strong> lavoro. Per evitare che la maggiore<br />

offerta <strong>di</strong> lavoro si traduca in maggiore <strong>di</strong>soccupazione, occorre che<br />

ad essa corrisponda una pari crescita della domanda. A ciò si deve poi<br />

anche aggiungere che nel prossimo decennio occorrerà riassorbire anche<br />

l’aumento dei <strong>di</strong>soccupati formatosi nel corso della crisi; è un motivo<br />

in più per ritenere quin<strong>di</strong> che l’aumento delle forze <strong>di</strong> lavoro non<br />

necessariamente si tradurrà integralmente in un aumento dell’occupazione.<br />

Se si considera che le forze <strong>di</strong> lavoro aumenteranno nel periodo<br />

<strong>di</strong> oltre 400 m<strong>il</strong>a unità rispetto al 2011, è scontato che occorrerà<br />

creare all’incirca altrettanti posti <strong>di</strong> lavoro se si desidera che alla fine<br />

del decennio <strong>il</strong> tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione risulti pari al livello del 2011.<br />

Il processo attraverso cui l’aumento dell’offerta <strong>di</strong> lavoro aggiuntiva<br />

determina le premesse per la maggiore crescita e la maggiore creazione<br />

occupazionale non è però imme<strong>di</strong>ato, soprattutto se si considera<br />

che l’aumento dell’incidenza degli anziani nella forza lavoro può avere<br />

effetti sfavorevoli sull’andamento della produttività.<br />

In generale, un aumento dell’offerta <strong>di</strong> lavoro dell’entità qui quantificata<br />

appare assorbib<strong>il</strong>e in un contesto <strong>di</strong> maggiore crescita rispetto<br />

agli anni passati, con una <strong>di</strong>namica del P<strong>il</strong> lombardo me<strong>di</strong>amente dello<br />

0,9% sull’intero periodo, <strong>il</strong> che implica una crescita prossima<br />

all’1,5% nella seconda metà del decennio per compensare la contrazione<br />

del 2012-2013. Naturalmente, uno scenario <strong>di</strong> questo tipo, ancorché<br />

non impossib<strong>il</strong>e, non è affatto scontato, soprattutto alla luce<br />

delle tendenze degli anni scorsi, che hanno visto in Lombar<strong>di</strong>a (e in<br />

Italia) una crescita decisamente inferiore.<br />

172

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!