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CON LA NOSTRA STORIA, INSIEME AI GIOVANI COSTRUIAMO IL FUTURO
minuzione delle risorse, alla complessità crescente dei problemi e alle
mutate condizioni socioeconomiche.
Come ogni organizzazione anche la Cisl deve fare i conti con le proprie
“miopie organizzative” da correggere con nuove lenti che consentano
nuove visioni, con le proprie “rendite di posizione” da superare
con una rinnovata capacità di assunzione di rischio, con le proprie
inadeguatezze che possono trovare un contenimento attraverso
l’allestimento di nuove mappe in grado di orientare nuovi investimenti
personali e organizzativi.
La Cisl, la Fnp e la Cisl Lombardia, e con loro l’intera organizzazione,
avvertono chiaramente la sfida e viene rilanciata la necessità di costruire
“sul piano culturale e organizzativo, le condizioni diffuse di
competenza, autorevolezza, condivisione di responsabilità, rappresentatività”
(Cisl). In questo senso “gli obiettivi qualitativi della ristrutturazione
organizzativa inaugurano una nuova stagione della formazione
accentuandone le responsabilità educative”, richiedendo “uno sforzo
inaudito di messa a punto delle competenze necessarie ai nuovi livelli
d’azione; un incremento delle capacità soprattutto a livello di delegati”.
Si tratta di inaugurare “una nuova stagione formativa capace
di accompagnare le donne e gli uomini della Cisl a riconoscere come
“il lavoro nel sindacato è lavoro artigiano, non fa riferimento a standard
ripetitivi e uniformi, è un modo di pensare, di interpretare, di
esprimersi e di comunicare ancor prima di che una sequenza di azioni
ben fatte”. In qualche modo la sfida è quella di “riscoprire il senso
e l’ “arte” insita nel fare sindacato” (Cisl Lombardia).
4. ANCORA “SINDACATO NUOVO”: RISCHI E OPPORTUNITÀ
Il punto di arrivo delle diverse traiettorie che descrivono lo sforzo riorganizzativo
può essere rappresentato come il desiderio della Cisl di “fare”
e “dirsi” ancora “Sindacato nuovo”. I tre materiali analizzati rappresentano
una parte sicuramente significativa del dibattito congressuale
che sta animando l’intera organizzazione e da essi si è provato ad
evidenziare alcuni punti che possono rappresentare alcuni ancoraggi
strategici per spingersi nelle “terre nuove” senza cadere in visioni semplificatrici
e in disconoscimenti della propria tradizione culturale.
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