Scarica il numero 1 di Oggi Domani Anziani - FNP CISL Pensionati ...
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PARTE III: XI CONGRESSO REGIONALE <strong>CISL</strong> LOMBARDIA<br />
congiunturale - l’insieme del trattamento economico e normativo previsto<br />
dai contratti collettivi, non solo nella in<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>e <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong><br />
migliorare produttività e competitività introducendo e favorendo innovazione,<br />
ma agendo anche sui parametri <strong>di</strong> equità e sul rispetto della<br />
<strong>di</strong>gnità sul posto <strong>di</strong> lavoro.<br />
In questa <strong>di</strong>rezione molto potranno fare i contratti nazionali <strong>di</strong> categoria<br />
se sapranno tradurre in pratica l’in<strong>di</strong>cazione derivante dalla linea<br />
del decentramento contrattuale. Un “decentramento regolato” non<br />
si traduce in una mera devoluzione alla contrattazione aziendale/territoriale<br />
<strong>di</strong> talune materie; presuppone invece una trasformazione, effettiva<br />
e non solo enunciata, del contratto nazionale nello strumento<br />
più idoneo a definire i trattamenti minimi essenziali da applicare a tutti<br />
i lavoratori del settore. Solo su questa base si potrà realizzare una<br />
contrattazione aziendale in grado <strong>di</strong> allineare i trattamenti alla effettiva<br />
capacità dell’impresa <strong>di</strong> meglio remunerare i lavoratori e in relazione<br />
alle specificità territoriali. Prospettiva <strong>di</strong> cui si parla da moltissimi<br />
anni ma che non si riesce pienamente a realizzare, anche per la<br />
scarsa reciproca fiducia delle parti a livello nazionale sui comportamenti<br />
delle stesse parti a livello decentrato.<br />
Dalle regole alla responsab<strong>il</strong>ità<br />
Il <strong>di</strong>battito sulla riforma delle relazioni sindacali si è lungamente soffermato<br />
sulle «regole» da definire per dare effettività alle decisioni assunte<br />
e agli impegni contrattuali. Non si è ancora riusciti a ra<strong>di</strong>care<br />
una cultura <strong>di</strong> rispetto delle responsab<strong>il</strong>ità assunte tra le parti contraenti<br />
e delle norme legali e contrattuali.<br />
Al loro interno le parti sociali non sono ancora state in grado <strong>di</strong> realizzare<br />
una effettiva <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> organizzazione che, pur nell’autonomia<br />
dei <strong>di</strong>versi livelli, integri le responsab<strong>il</strong>ità a carico dell’intero sistema<br />
organizzativo e ne rafforzi spirito e prassi organizzative dell’intero<br />
sistema delle relazioni industriali.<br />
L’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 ha aperto importanti prospettive,<br />
non tanto per <strong>il</strong> meccanismo delle intese mo<strong>di</strong>ficative, quanto<br />
per l’accettazione – si spera non solo formale – da parte <strong>di</strong> tutti i soggetti<br />
contraenti del principio in base al quale una volta che sia stata as-<br />
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