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PARTE IV: TRE TRACCE CONGRESSUALI A CONFRONTO
re e soluzioni organizzative è strettamente correlata alla possibilità di
conseguire inediti vantaggi dall’efficienza organizzativa, consapevoli
che agire sull’organizzazione significa mobilitare e accompagnare persone
e non disegnare organigrammi, attraverso cui “inscatolare” ruoli
e funzioni. Dai materiali della Cisl Lombardia si coglie molto bene come
il “successo organizzativo dipende dall’innalzamento della coesione
interna”, ovvero dalla capacità di “agire come una sola organizzazione”.
Così come all’esterno il
“successo organizzativo ha riscontro sulle relazioni partecipative” attraverso
una consapevole “politica delle alleanze”.
“Agire come una sola organizzazione” chiama in causa anche altri livelli
come la qualità morale della vita associativa e in particolare “l’etica
associativa nell’uso delle risorse” che richiama tutti alla
“valutazione attenta di come vengono utilizzate le risorse disponibili”,
ad un impegno straordinario nella “caccia agli sprechi” e nel “mettere
in pratica comportamenti improntati a sobrietà e correttezza”. Uno
sforzo di trasparenza che già in alcune strutture – Inas, Cisl, Filca, Ial
trova una sua evidenza nella redazione di un “bilancio sociale” che in
alcuni casi “potrebbe rivelarsi uno strumento utile per mettere a punto
analisi organizzative ben ponderate e per far evolvere razionalmente
i processi organizzativi, così come le modalità comunicative tra
le strutture, agendo anche a consolidamento dei rapporti con le diverse
realtà sociali e istituzionali esterne” (Cisl Lombardia).
Infine, la velocità e la pervasività del cambiamento e le sfide nuove e
antiche mettono la Cisl, il “sindacato nuovo”, sotto pressione, in particolare
in tutti i punti di front office in cui gli operatori categoriali,
confederali e dei servizi si trovano faccia a faccia con donne e uomini
che portano domande non sempre già espresse e codificate, a volte
del tutto spiazzanti e in altri casi senza possibilità di risposta. In molti
casi l’organizzazione sperimenta l’impossibilità della soluzione ed è
chiamata a fronteggiare il problema, a fare i conti con una soluzione
che va ricercata o costruita.
Anche il gruppo dirigente sperimenta come cambiano i perimetri della
propria missione, in relazione ai cambiamenti istituzionali, alla di-
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