Scarica il numero 1 di Oggi Domani Anziani - FNP CISL Pensionati ...
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CON LA NOSTRA STORIA, INSIEME AI GIOVANI COSTRUIAMO IL FUTURO<br />
nitari, ai quali si doveva già da tempo far fronte. Le malattie acute e la<br />
morb<strong>il</strong>ità si sono sempre più concentrate nelle età superiori ai 65 anni,<br />
ma <strong>il</strong> loro peso è <strong>di</strong>minuito rispetto alle malattie croniche, le quali richiedono<br />
altre strutture e modelli <strong>di</strong> assistenza sanitaria e si accompagnano<br />
spesso a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> non autosufficienza.<br />
Certamente, con l’aumento della percentuale della popolazione anziana,<br />
sarà necessario <strong>di</strong>rottare molte delle risorse nello sv<strong>il</strong>uppo e creazione<br />
<strong>di</strong> una sufficiente assistenza socio sanitaria e assistenziale integrata<br />
(Ltc). Riteniamo, infatti, necessario che un particolare impegno<br />
debba essere de<strong>di</strong>cato al rafforzamento del servizio <strong>di</strong> assistenza domic<strong>il</strong>iare.<br />
Nel complesso sono ancora irrisorie le percentuali <strong>di</strong> P<strong>il</strong> de<strong>di</strong>cate<br />
ai servizi domic<strong>il</strong>iari nel complesso pari 0,29%. L’aumento futuro del<br />
<strong>numero</strong> delle persone anziane sole oltre gli 80 anni richiede, con urgenza,<br />
la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> strutture de<strong>di</strong>cate agli anziani, in particolar<br />
modo Rsa, strutture per la lungodegenza, Hospice oltre a suggerire<br />
un maggiore investimento nella formazione universitaria geriatrica.<br />
<strong>Oggi</strong> è infatti più probab<strong>il</strong>e che gli anziani siano caratterizzati da pluri<br />
patologie che, nel loro insieme, li rendono non autosufficienti rendendoli<br />
necessitanti <strong>di</strong> cure costanti presso <strong>il</strong> proprio domic<strong>il</strong>io più che<br />
in ambiente ospedaliero. Il futuro, quin<strong>di</strong>, per la me<strong>di</strong>cina territoriale è<br />
quello <strong>di</strong> una ospedalizzazione domic<strong>il</strong>iarizzata, basata su servizi socio<br />
sanitari integrati dove la persona nel suo consuetu<strong>di</strong>nario habitat venga<br />
posta al centro dell’intervento assistenziale. Non <strong>di</strong>mentichiamo che<br />
gli anziani da noi rappresentati, come ogni altra persona <strong>di</strong> ogni età,<br />
hanno bisogno nell’invecchiamento, nella malattia e in situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza,<br />
<strong>di</strong> essere assistiti nel loro ambiente <strong>di</strong> vita conservando le loro<br />
relazioni affettive, sociali e ambientali nei quali sono vissuti. Solo<br />
aumentando questa forma <strong>di</strong> intervento sarà, inoltre, possib<strong>il</strong>e ridurre<br />
l’affollamento dei reparti <strong>di</strong> urgenza ospedalieri e ridurre i ricoveri<br />
“inappropriati” che fanno aumentare <strong>di</strong> gran lunga la spesa sanitaria.<br />
Purtroppo la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> questi servizi è molto lenta e le Regioni, sempre<br />
più vincolate dal risanamento dei b<strong>il</strong>anci, riducono i posti letto nel<br />
pubblico e nel privato convenzionato (circa 30 m<strong>il</strong>a in 3 anni) anziché<br />
tagli agli sprechi e malaffare. Nel solo 2012 si è proceduto a tagliare<br />
circa 7 m<strong>il</strong>a posti letto. Dove erano presenti 231.707 posti letti, pari a<br />
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