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PARTE III: XI CONGRESSO REGIONALE CISL LOMBARDIA
scerà di 109mila unità a livello regionale, ma con un marcato contributo
(+400mila) della fascia più matura compresa tra i 50 e i 64, a scapito
dei 35-49enni (-330mila). In questo stesso periodo la compensazione
demografica farà registrare un calo di 238mila italiani e la crescita
di 347mila stranieri.
Fissando in modo specifico l’attenzione sull’immediato futuro e su alcune
fasce d’età particolarmente significative, la composizione dei fattori
di variazione confermerà come il moderato aumento dei giovani
18-34enni sia esclusivamente da attribuire alla capacità del saldo migratorio
di compensare un ricambio generazionale fortemente negativo
(-295mila unità nel decennio). Tale compensazione si rivelerà invece
insufficiente nella fascia d’età tra i 35 e i 49 anni. Per questi ultimi,
un ricambio generazionale decisamente sfavorevole (-410mila)
determinerà l’elevata variazione negativa (-310 mila unità tra il 2011
e il 2021).
Del tutto diversa sarà la dinamica in corrispondenza della componente
più matura della popolazione in età attiva. I residenti 50-64enni
cresceranno nel decennio di ben 400mila unità, e in questo caso sarà
lo straordinario contributo del ricambio generazionale (+458mila) a
determinare la crescita.
Il “patrimonio” demografico della Lombardia
Quando si parla della “ricchezza” della Lombardia si è spesso portati a
ragionare unicamente in termini di grandezze economiche. Ma è la definizione
del livello del “capitale umano”, nei suoi aspetti quantitativi
e strutturali, che merita un’attenzione più specifica in un sistema sociale
in cui le problematiche del welfare hanno un peso analogo a
quelle della produzione e del reddito.
In proposito, se si prendono in esame la consistenza e la distribuzione
per età della popolazione lombarda alla luce del Censimento 2011 elementi
di riflessione sulle caratteristiche del patrimonio demografico
lombardo, si ricava conteggiando, per ciascuno degli attuali residenti,
la verosimile durata residua della loro vita e distinguendo tra gli anni
che verranno spesi in età da lavoro e quelli che verranno consumati in
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