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CON LA NOSTRA STORIA, INSIEME AI GIOVANI COSTRUIAMO IL FUTURO
■ ❚ ❙ 1.3 Diritti e tutele nella crisi del lavoro
Per molti anni l’equilibrio del mercato del lavoro – se di equilibrio si
può parlare – si è realizzato attraverso una sempre più elevata segmentazione
in una pluralità di dimensioni. Con il risultato che il numero
dei lavoratori con un contratto stabile, a tempo indeterminato,
in imprese di medio-grandi dimensioni, beneficiari della protezione
contrattuale è diventato sempre più ristretto e si è allargata la platea
degli esclusi da questa condizione di beneficio. Lungo questa strada,
imboccata più o meno consapevolmente da più di quindici anni, sono
aumentate le spese dello stato sociale, sul quale è stato scaricato il costo
dei pensionamenti più o meno anticipati e/o agevolati, e il conto è
stato presentato alle giovani generazioni.
La ristrutturazione del costo del lavoro ma, più profondamente, del rapporto
di lavoro è avvenuta pressoché invariabilmente conservando ai
lavoratori più anziani tutto quanto era stato ottenuto, per legge o per
contratto, negli anni del boom economico e nella successiva “stagione
dei diritti dei lavoratori”. Benefici e diritti che sono stati ridimensionati
utilizzando la via più comoda di eliminarli per quelli che non c’erano
ancora e che non avevano “diritti acquisiti” da reclamare.
Contro la disoccupazione
Per decenni abbiamo convissuto con tassi di disoccupazione frizionali;
anche le crisi settoriali o aziendali non hanno mai seriamente inciso
sui tassi di disoccupazione locali o fatto esplodere tensioni ingestibili.
In quest’ultima fase la disoccupazione ha cominciato a incidere
sul mercato del lavoro in modo sempre più grave ed evidente, lasciando
intendere la possibilità che si stabilizzi nel tempo e che assuma
caratteri strutturali.
Nei prossimi mesi la Lombardia supererà i 400mila disoccupati ufficiali.
In assenza di azioni che si muovano in controtendenza, tutto lascia
supporre che la situazione è destinata a peggiorare sotto la pressione
di molte crisi latenti. Le prospettive sono tali da esigere che la
nostra regione si doti rapidamente di efficaci politiche di sostegno e di
intervento.
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