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CON LA NOSTRA STORIA, INSIEME AI GIOVANI COSTRUIAMO IL FUTURO
del 1995, si conferma la necessità di un rafforzamento del «secondo
pilastro», attraverso il rilancio e l’estensione della previdenza complementare
contrattuale e tramite l’adesione obbligatoria a partire dai
giovani. Nel favorire la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato
attraverso il contratto di apprendistato, non è stato eliminato
il problema della disparità di trattamento ma almeno si è avviato
un processo di riduzione dell’area della precarietà.
Gli interventi del governo hanno creato numerosi e seri problemi per
le modalità e il tempo con le quali è stata gestita la transizione. Ma
hanno contribuito a promuovere la consapevolezza che un nuovo
equilibrio generazionale sul mercato del lavoro, all’esterno e all’interno
delle imprese, possa tradursi in iniziative concrete che vadano oltre
la richiesta di incentivi/agevolazioni dello stato alle assunzioni a
tempo indeterminato. E non è pensabile che il problema della riattivazione
del turn over si risolva solo attraverso nuove forme di “incentivo
all’esodo”. L’ipotesi di lavoro contenuta negli accordi di “ponte generazionale”
(part-time per i lavoratori anziani e assunzioni incentivate
di giovani secondo il modello del contratto di solidarietà del tipo
detto “espansivo”) può apparire di non immediato interesse per le imprese
ma muove in questa direzione. Ma non basta: se non si ripristina
un flusso ordinario di ricambio nelle organizzazioni, pubbliche e
private, queste usciranno dalla crisi – se ne usciranno – ma saranno a
rischio di collasso nel giro di pochi anni, quando molti lavoratori saranno
ormai prossimi alla pensione.
■ ❚ ❙ 1.4 Un lavoro degno per la dignità di tutti i lavoratori
Il superamento della crisi richiede una piena valorizzazione di tutte le
risorse disponibili sul mercato del lavoro, agendo sulle potenzialità del
lavoro femminile e accostando con umano apprezzamento l’apporto
dei lavoratori immigrati, in un diffuso impegno ad affermare l’esigenza
di una generale e costante qualificazione delle competenze e a un
assiduo impegno per la sicurezza sul lavoro.
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