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PARTE IV: TRE TRACCE CONGRESSUALI A CONFRONTO
livello nazionale della Confederazione, di una importante Unione Sindacale
Regionale come la Lombardia e della più grande federazione di
categoria come la Fnp.
L’obiettivo condivisibile è di cercare una possibile risposta ad una domanda
tanto vitale, quanto insidiosa: quale immagine di sindacato
emerge dai documenti? Rileggere la Cisl come organizzazione quali
elementi fa emergere?
I fili rossi che rintracciabili nei documenti congressuali consentono di
giungere ad una prima proposta di punti distintivi per pensare la Cisl
dei prossimi anni:
1. Un’organizzazione radicata nella storia
2. Un soggetto sociale generatore di fiducia
3. Una Cisl “capace”
4. Ancora “Sindacato nuovo”: rischi e opportunità
1. LA CISL: UNA ORGANIZZAZIONE RADICATA NELLA STORIA
I tre documenti si caratterizzano per una lunga e approfondita analisi
del contesto di crisi e attraverso la categoria del “cambiamento” sottolineano
la necessità di sviluppare un set di competenze specifiche
per “leggere” e “scrivere” i segni dei tempi. Si potrebbe dire che la Cisl
ha una grande consapevolezza : o il sindacato è capace di abitare la
crisi, o la crisi potrebbe abitare il Sindacato. In questa direzione è chiara
la posizione della Confederazione che rilancia una visione per cui:
1. le questioni decisive sono la crescita e l’equità e con queste deve
misurarsi la strategia riformatrice della Cisl;
2. I suoi valori sono quelli della responsabilità e della solidarietà;
3. il suo modello organizzativo è quello dell’associazionismo per cui
conta l’iscritto, e della democrazia rappresentativa;
4. la sua azione contrattuale e concertativa è partecipativa, per lo
sviluppo della democrazia economica.
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