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do, così come delineato dalla Legge regionale 14 del 2010, riteniamo
si debba avviare un percorso per la definizione di un nuovo modello
di relazione sindacali per l’insieme degli enti ed aziende regionali, da
estendersi a tutto il sistema delle decentrate.
Con la necessità di governare da una canto l’applicazione della riforma
della pubblica amministrazione, come anche i processi derivanti
dalle recenti disposizioni in tema di spending review, a partire dalle
specificità che caratterizzano il sistema della nostra regione, si intende
accompagnare il percorso di riorganizzazione e di recupero di efficienza
negli enti ed aziende in Lombardia con strumenti di partecipazione
innovativi, sperimentando nuovi modelli di tutela verso schemi
di welfare integrativo, con l’obiettivo di riconoscere l’impegno, e la
professionalità delle lavoratrici e lavoratori pubblici lombardi.
La valorizzazione del lavoro pubblico rappresenta un’occasione di perfezionamento
e rafforzamento della qualità dei servizi offerti ai cittadini,
alle persone e alle famiglie della nostra regione.
■ ❚ ❙ 1.6 Il welfare per la persona
PARTE III: XI CONGRESSO REGIONALE CISL LOMBARDIA
“Quando una vita in ogni tempo del suo svolgersi realizza non
solo a sé, ma a chi ci incontra o ci sta vicino e, quindi, all’intera
società, un valore aggiunto - di significato, di relazione,
etico, valoriale prima e più ancora che economico - è una vita
dignitosa, a prescindere dalla sua data condizione nel divenire
del tempo. Quando una vita, nella sua interezza o in una parte
di essa, viene considerata, da chi ci incontra o ci sta accanto e,
quindi, dall’intera società un peso, allora smette di essere dignitosa
e qualcuno si sentirà, di conseguenza, autorizzato impunemente
a sopprimerla, senza chiedere alcunché al proprietario
di quella vita.” (Dietrich Bonhoeffer, Libertà di vivere, ...)
Il “welfare” è prima di tutto un’idea, è una visione di società, è una
conseguente costruzione, che tende ad affermare più concretamente il
principio di uguaglianza sostanziale delle persone rispetto al godimento
di quelli che sono riconosciuti come diritti soggettivi e sociali:
diritto alla salute, diritto alla casa, diritto al lavoro, diritto alla mobi-
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