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Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso

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In Friuli con Antonio Andreuzzi<br />

Dopo tre ore <strong>di</strong> bivacco a Tramonti <strong>di</strong> Sopra, la banda salì il monte<br />

Rest, <strong>di</strong>retta in Carnia per occupare i punti strategici ed unirsi agli insorti<br />

del Cadore, con la certezza <strong>di</strong> trovare le promesse bande del Bellunese<br />

e del Cadore stesso. *<br />

Con quei forti mon<strong>tana</strong>ri avevamo guerreggiato nel 1848 duce il non<br />

mai abbastanza compianto Colonnello Calvi. Ma colà arrivati fummo<br />

convinti <strong>di</strong> un doloroso <strong>di</strong>singanno, ed invece che dai fratelli trovammo<br />

occupati quei posti (dalla Carnia fino al Cadore) dalle orde austriache:<br />

oltre 4 mila Jager impauriti dalla nostra audace iniziativa, accorsi<br />

con straor<strong>di</strong>naria rapi<strong>di</strong>tà. <strong>La</strong> banda fu costretta a risalire il<br />

monte Rest in piena notte e stanca arrivava alla vetta col favore della<br />

luna e nella speranza <strong>di</strong> riposare a Tramonti. Ma appunto alla vetta incontrai<br />

il mio servo spe<strong>di</strong>to da mia moglie, che mi avvisava <strong>di</strong> evitar<br />

Tramonti, occupato da cavalleria e truppa <strong>di</strong> linea, e quest’ultima in<br />

numero <strong>di</strong> 1500. Allora prendemmo la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Chiarpegnis ** e<br />

dopo <strong>di</strong> aver girato in un labirinto <strong>di</strong> sentieri arrivammo al burrone<br />

Velcai, abitato da un unico pastore capraio, Parlapoco Domenico. Colà<br />

sgozzate alcune capre che ci offerse il patriottico capraio, e ristorati<br />

un poco, ascendemmo l’alta vetta del monte Chiampis *** fino alla<br />

forca del Bec, per dove erano già passate truppe francesi all’epoca dello<br />

loro invasioni. In<strong>di</strong> calammo pel lavinal Cuél Flurît e superati questi<br />

pericoli e superati quelli della Sonedola, **** a notte si arrivava nell’altro<br />

burrone <strong>di</strong> Selis. Dove vi sono cinque capanne pastoreccie, <strong>di</strong>stanti<br />

da Tramonti otto miglia <strong>di</strong> pericolosissime strade. Si salivano e<br />

* <strong>La</strong> banda Andreuzzi trasportò fucili e altre armi destinate ai cadorini con dei<br />

carri, requisiti lungo la strada per Spilimbergo e Maniago, fino a Tramonti <strong>di</strong><br />

Sopra. Qui furono assoldate alcune donne che trasportarono le armi nelle gerle<br />

sui sentieri del monte. Dopo il mancato appuntamento con gli insorti del<br />

Cadore le armi furono nascoste nei pressi <strong>di</strong> casera Grasia e subito ritrovate<br />

dagli austriaci a causa <strong>di</strong> una delazione.<br />

** I nomi <strong>di</strong> località, valli, fiumi, monti ecc sono stati corretti rispetto all’originale<br />

dove erano incomprensibili a causa <strong>di</strong> trascrizioni imprecise. Un ottimo<br />

lavoro utile a seguire passo passo gli spostamenti della banda Andreuzzi è stato<br />

realizzato da G. Ma<strong>di</strong>nelli in I Sentieri dei Garibal<strong>di</strong>ni e<strong>di</strong>to da E<strong>di</strong>ciclo,<br />

Portogruaro, 2003.<br />

*** <strong>La</strong> vetta a cui si riferisce è il monte Frascola (1961 m) che sovrasta i pascoli<br />

<strong>di</strong> casera Chiampis.<br />

**** Toponimo che non si riscontra sul territorio: forse un nome locale <strong>di</strong> cui si<br />

è persa la memoria o un errore <strong>di</strong> trascrizione.<br />

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