Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso
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A Montereale nella casa paterna<br />
A Montereale nella casa paterna<br />
<strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong>, dopo la campagna <strong>di</strong> Francia, ritornò a Montereale<br />
dalla moglie e dalla figlioletta Annita. Non giunse in tempo<br />
per abbracciare il primo figlio maschio nato il 7.2.1871.<br />
Attilio Gentile in uno scritto del 1933 ci descrive quel momento<br />
dagli aspetti quasi grotteschi:<br />
Durante la campagna dei Vosgi gli pervenne la notizia della nascita<br />
del suo primo figliolo. Garibal<strong>di</strong> (come sentii raccontare la mia<br />
mamma che è prima cugina del <strong>Ciotti</strong>) da lui subito informato della<br />
nascita e domandato sul nome da imporgli: “Talant – gli <strong>di</strong>sse –<br />
il luogo della nostra vittoria!” 71<br />
Il piccolo Talant visse solo alcuni giorni, portando il nome della<br />
citta<strong>di</strong>na transalpina.<br />
<strong>Marziano</strong> ebbe poi nel ’72 Rossel Giuseppe e quin<strong>di</strong> Maria<br />
(’74), Valentino (’77) che prese il nome del nonno morto l’anno<br />
prima e Nino (’79) nato due mesi dopo la morte della nonna<br />
Amalia.<br />
A Montereale abitava nella casa paterna, privo <strong>di</strong> occupazione,<br />
viveva miseramente prima con la poca ere<strong>di</strong>tà dei genitori e poi<br />
con la sola pensione <strong>di</strong> reduce dei Mille e della Legion d’onore.<br />
Leggiamo dal Dizionario del Risorgimento:<br />
Nominato Cavaliere della Legion d’onore con relativa pensione<br />
annua, tornò alla modestissima sua vita familiare a Montereale: invitato<br />
dal Governo italiano ad entrare nell’esercito regolare col grado<br />
<strong>di</strong> tenente-colonnello, non accettò. 72<br />
Le ragioni per cui nonostante le necessità, non abbia accettato<br />
<strong>di</strong> entrare nell’esercito regolare, si possono spiegare solo con la<br />
ferma convinzione <strong>di</strong> non voler venir meno agli ideali per i quali<br />
aveva sempre creduto e che non erano con<strong>di</strong>visi da gran parte dei<br />
quadri del regio esercito.<br />
<strong>Marziano</strong>, come quasi tutti i garibal<strong>di</strong>ni, non amava la guerra,<br />
combatteva solo per le cause che con<strong>di</strong>videva e che erano cause<br />
della libertà umana. 73<br />
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