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Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso

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Nella campagna dell’Agro romano<br />

Nella campagna dell’Agro romano<br />

Garibal<strong>di</strong> in viaggio elettorale nel Veneto<br />

Dopo la vittoriosa campagna del 1866 Garibal<strong>di</strong>, alla fine <strong>di</strong><br />

agosto, era tornato a Caprera dove era rimasto fino a febbraio<br />

dell’anno successivo. Il 22 febbraio 1867 si reca a Firenze, più<br />

precisamente a Bellosguardo, ospite <strong>di</strong> Alberto Mario, * da dove<br />

inizia il suo viaggio nel Veneto. In ferrovia raggiunge Bologna,<br />

in<strong>di</strong> Ferrara, dove, il 25 febbraio, tiene un <strong>di</strong>scorso. Il giorno dopo<br />

è a Venezia ospite a casa del sindaco. Il pomeriggio dello stesso<br />

giorno parla al popolo, radunatosi in piazza S. Marco, auspicando<br />

“Roma capitale d’Italia”. Il 27 è a Chioggia. L’indomani<br />

passando per Oderzo, Motta <strong>di</strong> Livenza, S. Vito al Tagliamento,<br />

raggiunge U<strong>di</strong>ne. Durante il trionfale soggiorno del 1º marzo<br />

1867, Garibal<strong>di</strong> parlò al popolo che lo acclamava.<br />

Nei <strong>di</strong>scorsi pronunciati dal Generale nella città da lui stesso definita<br />

avanguar<strong>di</strong>a d’Italia, viene toccato più volte il problema della<br />

liberazione delle terre ancora soggette all’Austria, che rappresenta<br />

per Garibal<strong>di</strong> il più ardente desiderio <strong>di</strong> tutta la mia vita. 37<br />

Più tar<strong>di</strong> riceve una delegazione <strong>di</strong> emigrati triestini ed istriani<br />

che ricordano al Generale la sorte delle terre italiane che gemono<br />

sotto lo straniero e lo esortano a farsi promotore <strong>di</strong> un’azione<br />

decisa per la liberazione <strong>di</strong> Trieste e dell’Istria. 38<br />

I giornali italiani <strong>di</strong>edero risalto all’incontro, mentre a Trieste<br />

le autorità austriache avviarono un proce<strong>di</strong>mento contro il triestino<br />

Antonio De Leis ed il capo<strong>di</strong>striano Nazario Demori che<br />

avevano guidato la delegazione.<br />

<strong>La</strong> mattina del 2 marzo Garibal<strong>di</strong> è a Palmanova, invitato da<br />

una delegazione citta<strong>di</strong>na. Giunto nella città stellata, chiede <strong>di</strong><br />

salire sulle fortificazioni del lato meri<strong>di</strong>onale, per osservare la<br />

* Alberto Mario (Len<strong>di</strong>nara 1828-1883). Patriota e scrittore prese parte alle <strong>di</strong>mostrazioni<br />

del 1848, entrò in contatto con Mazzini, nel 1857 venne arrestato<br />

assieme alla fidanzata Jessie White che poi sposò. Si rifugiò in Svizzera dove<br />

<strong>di</strong>resse “Pensiero e Azione”. Sostenne la guerra del 1859 e l’anno successivo si<br />

recò in Sicilia con Me<strong>di</strong>ci. Partecipò alle campagne garibal<strong>di</strong>ne del ’66 e del<br />

’67. Scrisse su Cattaneo e Garibal<strong>di</strong>.<br />

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