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Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso

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Nel caleidoscopio della memoria<br />

Nel caleidoscopio della memoria<br />

I ricor<strong>di</strong> della nipote Vivina<br />

I figli <strong>di</strong> <strong>Marziano</strong>, Maria, Valentino e Nino, lasciano Montereale<br />

Valcellina nel 1910 per la Lombar<strong>di</strong>a. Rossel invece si trasferisce<br />

a Genova dove fa il rappresentante <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali. Ritorna<br />

in Friuli solo Valentino che troverà occupazione come capo<br />

cameriere al “Contarena” <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne. Gli altri emigrano successivamente<br />

in America e <strong>di</strong> loro si perdono le tracce. Anche della<br />

prima figlia <strong>di</strong> <strong>Marziano</strong>, Annita Maria, abbiamo poche notizie.<br />

Sappiamo solo che nel 1898 avrà un figlio: <strong>Marziano</strong> Salvatore.<br />

Valentino sposa Elisabetta Castelletti dalla quale avrà tre figli:<br />

Maria, <strong>Marziano</strong> e Vivina.<br />

Abbiamo incontrato Vivina, nata nel 1914, nella sua casa <strong>di</strong> via<br />

Pracchiuso a U<strong>di</strong>ne, dove vive da sola, dopo la scomparsa, due<br />

anni or sono, della sorella Maria.<br />

Racconta: Sono rimasta l’unica <strong>di</strong>scendente italiana <strong>di</strong> <strong>Marziano</strong><br />

a portare il suo cognome, i miei fratelli sono morti, tutti gli altri cugini<br />

sono emigrati in America e non ne so nulla. In famiglia si era<br />

entusiasti <strong>di</strong> <strong>Marziano</strong> il Garibal<strong>di</strong>no (...) hanno tanto scritto <strong>di</strong> mio<br />

nonno…<br />

Ricorda con molta dolcezza il rapporto con lo zio Rossel che<br />

aveva simpatia solo per me e non per gli altri nipoti perché io portavo<br />

il nome <strong>di</strong> sua mamma [Vivina Farinelli]. È morto a Genova,<br />

non mi ricordo in che anno [1942], ha lasciato tanta <strong>di</strong> quella roba<br />

<strong>di</strong> mia nonna (…) ma la signora dove era a pensione si è portata via<br />

tutto quello che c’era, i gioielli e tutti i ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> mia nonna. <strong>La</strong> nonna<br />

era una nobile <strong>di</strong> Comacchio, la sua famiglia aveva un allevamento<br />

<strong>di</strong> anguille. Solo una volta sono andata laggiù, con un parente,<br />

e ci hanno anche dato delle anguille da portar via (…) a mia<br />

mamma facevano venire i brivi<strong>di</strong>, ancora me lo ricordo bene!<br />

Chie<strong>di</strong>amo notizie del fratello <strong>Marziano</strong> che porta il nome del<br />

nonno ed il cui ritratto è appeso alla parete. Vivina quasi con rabbia<br />

racconta: Mio fratello <strong>Marziano</strong> era del 1913 ed è morto ad<br />

Harrar in Africa Orientale. È partito volontario nei carristi chè aveva<br />

la mania dei motori: era l’unico figlio maschio <strong>di</strong> madre vedova<br />

e lo stesso ha voluto andare <strong>di</strong>etro alle monate che ha fatto il nonno,<br />

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