Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso
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A Montereale nella casa paterna<br />
Anche il valoroso Giovanni Battista Cella rimane vittima della<br />
delusione post-risorgimentale. Tenta <strong>di</strong> portare il suo contributo<br />
alla vita sociale come consigliere comunale <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne e si presenta<br />
can<strong>di</strong>dato, perdendo, alle elezioni per il parlamento del<br />
1874. Il 16 novembre 1879, in un momento <strong>di</strong> sconforto, conduce<br />
la sua carrozza sul viale del cimitero citta<strong>di</strong>no e si spara un colpo<br />
<strong>di</strong> rivoltella alla testa. <strong>La</strong> sua morte desta grande commozione in<br />
Friuli e tra gli altri, al commosso ricordo, si unirà l’amico <strong>Ciotti</strong>:<br />
Finalmente é appena coperta la fossa che racchiude le spoglie del tipo<br />
il più cavalleresco del Friuli – del prode dei pro<strong>di</strong> – <strong>di</strong> quell’uomo<br />
modesto, coraggioso, eroico che fu Gio. Battista Cella. E veggo<br />
ancor gli onesti <strong>di</strong> tutti i partiti asciugarsi una furtiva lagrima nel rivolgere<br />
il pensiero alla tragica e <strong>di</strong>sgraziata sua fine. 88<br />
Il 2 giugno 1882 si spegneva nella sua isola, circondato dall’affetto<br />
dei familiari, Giuseppe Garibal<strong>di</strong>. Le sue ultime volontà,<br />
farsi cremare, non furono rispettate; il suo corpo, si <strong>di</strong>sse, apparteneva<br />
all’Italia. Venne sepolto a Caprera nel contesto <strong>di</strong> una<br />
grande cerimonia alla quale parteciparono le massime autorità<br />
nazionali e molti reduci delle patrie battaglie tra cui i triestini<br />
Muratti, Popovich e Bruffel.<br />
In <strong>Marziano</strong> cresce sempre <strong>di</strong> più l’amarezza e si accorge, col<br />
passare degli anni, dell’inutilità dei suoi eroici sforzi per la Patria.<br />
<strong>La</strong> miseria l’at<strong>tana</strong>glia da una parte e lo sconforto, non vedendo<br />
i risultati che sperava, lo opprime dall’altra.<br />
Carlo Tivaroni * , nel 1887, pochi giorni prima che gli eventi<br />
precipitassero scriveva:<br />
…<strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong> dei Mille, languente in povertà senza che nessuno<br />
dei patrioti riusciti ricor<strong>di</strong> il dovere <strong>di</strong> trovar lavoro ad un<br />
prode. 89<br />
* Carlo Tivaroni (Zara 1843 – Venezia 1906). Patriota e storico. Nel 1864 partecipa<br />
al tentativo insurrezionale nel Trentino; nel 1866 ebbe parte nella costituzione<br />
delle bande <strong>di</strong> volontari nel Cadore. Fu eletto deputato nella XV legislatura<br />
per la Sinistra. È autore <strong>di</strong> una vasta Storia critica del Risorgimento italiano<br />
in 9 volumi.<br />
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