Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso
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In Friuli con Antonio Andreuzzi<br />
paese; ognuno dei quali serviva da maestro ai mon<strong>tana</strong>ri degli altri luoghi<br />
dove si trovavano al lavoro in massa nei boschi. Mio fratello Pietro<br />
e Michele si abbandonarono interamente a cure domestiche.<br />
Nel 1848 cominciai a cogliere i frutti delle mie poche fatiche educative<br />
e con una legione <strong>di</strong> 100 mon<strong>tana</strong>ri potei accorrere in soccorso del valoroso<br />
Cadore, ove in Forni, al Passo della Morte, mi abboccai col nostro<br />
prode Calvi, che poi venne assassinato in Mantova. * Povero Calvi!<br />
Quanto entusiasmo tu avevi ispirato in quei poveri mon<strong>tana</strong>ri molti dei<br />
quali sperano ancora vederti non credendo alla tua morte. Se la tua voce<br />
avesse potuto farsi sentire fra quelle rupi nel decorso autunno, quando<br />
la nostra ban<strong>di</strong>era si sventolava, la fratricida parola dei moderati sarebbe<br />
caduta morta e fischiata, e forse a quest’ora il Veneto sarebbe liberato.<br />
**<br />
I soprannominati furono quasi tutti a quell’impresa.<br />
Nel 1854 ragioni economiche mi indussero ad accettare l’offertami condotta<br />
<strong>di</strong> San Daniele come più lucrosa.<br />
<strong>La</strong> mia famiglia era cresciuta composta <strong>di</strong> quattro figli: Silvio il primo<br />
mi costò più <strong>di</strong> tutti per l’educazione più <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>osa. *** Per questa incalzante<br />
ragione lasciai il mio <strong>di</strong>letto Navarons per trasferirmi a San<br />
Daniele sulla sinistra del Tagliamento, trovandomi cosi a pari <strong>di</strong>stanza<br />
tra Navarons e U<strong>di</strong>ne, vale a <strong>di</strong>re quella <strong>di</strong> 15 miglia da l’uno e da l’altro<br />
e sulla strada che da Navarons conduce a U<strong>di</strong>ne, per cui potei avere<br />
frequenti relazioni coi miei coalpigiani.<br />
Navarons è un piccolo villaggio dell’alto Friuli posto sopra un colle<br />
ameno che sorge a destra del torrente Meduna sopra una parte dell’ultima<br />
falda sud-est del Monte Raut. Sopra il colle <strong>di</strong> Navarons s’incontrano<br />
le balze <strong>di</strong>rupate del Raut, le quali costituiscono quella regione<br />
denominata Trep. In mezzo a quelle rocce s’apre una caverna il cui<br />
meato si sottrae allo sguardo dell’ar<strong>di</strong>to cacciatore, che talvolta tenta<br />
l’accesso <strong>di</strong> quelle selvagge rupi: meato che non è noto che a pochi pastori<br />
novaronesi e da loro chiamato Fous <strong>di</strong> Marcat perché appunto in<br />
quel sito transitava il pastore che portava questo nome. Fu quell’antro<br />
da noi scelto per la fabbricazione delle bombe Orsini.<br />
* <strong>La</strong> legione <strong>di</strong> Navarons non fece in tempo a raggiungere Calvi ed ebbe per via<br />
la notizia della sua sconfitta.<br />
** L’astio per il partito moderato è ricorrente nelle Memorie e più avanti Andreuzzi<br />
ne darà ampia spiegazione.<br />
*** Anche Silvio stu<strong>di</strong>ò a Padova laureandosi in Me<strong>di</strong>cina.<br />
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