Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso
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Nel caleidoscopio della memoria<br />
rettorio e <strong>di</strong> un piccolo, ma prezioso gruppo <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni, tutti<br />
animati <strong>di</strong> nobili patrii sentimenti, si è concretata ed è stata poi<br />
fascisticamente portata a termine. A nome della citta<strong>di</strong>nanza porgo<br />
a te, caro camerata, ed a tutti i tuoi collaboratori vivo ringraziamento.<br />
Gra<strong>di</strong>sca, vive oggi uno <strong>di</strong> quei momenti, già numerosi<br />
nel corso della sua storia; fiera delle sue origini, vede oggi nell’erezione<br />
del monumento a <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong>, una glorificazione<br />
dell’Italia, una consacrazione dei suoi sentimenti, mai venuti meno,<br />
anche nel tempo del servaggio. Gra<strong>di</strong>sca, riunita alla Madre<br />
Patria, che per la ferrea volontà del nostro Duce magnifico è assurta<br />
nella sua piena potenza morale, politica e militare, pensa<br />
con affetto alle gloriose Camicie Rosse, delle quali <strong>Marziano</strong><br />
<strong>Ciotti</strong>, otto medaglie sul petto e nel leonino animo l’Italia, fu<br />
pre<strong>di</strong>letto <strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong>. Glorificando le gloriose imprese <strong>di</strong> <strong>Ciotti</strong>,<br />
noi inten<strong>di</strong>amo oggi rivolgere anche un devoto pensiero a tutti<br />
gli Eroi caduti per la nostra redenzione e l’omaggio alla Maestà<br />
del Re Vittorioso e al Duce nostro.<br />
<strong>La</strong> rievocazione <strong>di</strong> Attilio Gentile<br />
Quin<strong>di</strong> il comm. Dott. Attilio Gentile <strong>di</strong> Trieste, oratore ufficiale<br />
rievoca con un magnifico <strong>di</strong>scorso la suggestiva figura dell’Eroe.<br />
L’oratore, dopo aver ricordati i vincoli, che più d’ogni altro,<br />
lo legano al ricordo dell’Eroe e dopo avere ricordate le numerose<br />
battaglie nelle quali <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong> si ricoprì <strong>di</strong> gloria così<br />
continua: “Ma dove ha maggiore risalto la sua risoluta ed eroica<br />
azione personale è nei moti del Friuli, che sarebbero bastati da<br />
soli a renderne singolare e memorabile la figura, se essi stessi non<br />
fossero rimasti sino ai nostri giorni in una ingiusta trascuranza.<br />
<strong>La</strong> delusione <strong>di</strong> Villafranca, la insperata travolgente liberazione<br />
<strong>di</strong> tante terre d’Italia che tenne <strong>di</strong>etro alla spe<strong>di</strong>zione dei Mille e<br />
alle azioni che seguirono, avevano messo in tutti un irrefrenabile<br />
ardore <strong>di</strong> scacciare subito l’Austria da ogni posto del suolo italiano.<br />
E Re Vittorio e Mazzini e Garibal<strong>di</strong> in segreta intesa me<strong>di</strong>tavano<br />
<strong>di</strong> suscitare la rivolta nella Galizia e nell’Ungheria, per sollevare<br />
le Venezie e liberare le terre soggette al dominio austriaco;<br />
i Veneti ed i Friulani emigrati a Torino incalzavano ed urgevano<br />
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