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Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso

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250 MARZIANO CIOTTI<br />

Un rito riparatore. L’inaugurazione del monumento a <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong> a<br />

Gra<strong>di</strong>sca d’Isonzo *<br />

GRADISCA, 4 <strong>di</strong>cembre - Nella gloria <strong>di</strong> una stupenda mattinata<br />

<strong>di</strong> sole, il popolo <strong>di</strong> Gra<strong>di</strong>sca e rappresentanze del Friuli e della<br />

Venezia Giulia hanno inaugurato il monumento a <strong>Marziano</strong><br />

<strong>Ciotti</strong> dei Mille. Il rito, imponente e commovente, ha fatto giustizia<br />

dei tanti <strong>di</strong>singanni e delle oscure amarezze entro cui si concluse<br />

tragicamente l’indomita esistenza del prode friulano, che fu<br />

con Garibal<strong>di</strong> in tutte le battaglie e che è passato alla storia come<br />

l’eroe <strong>di</strong> Monterotondo. Il monumento sorge sulla luminosa piazza<br />

della lieta citta<strong>di</strong>na veneta, in faccia al Carso ancora acceso <strong>di</strong><br />

furibonda lotta, non lontano dall’altro monumento che ricorda la<br />

redenzione <strong>di</strong> Gra<strong>di</strong>sca. <strong>La</strong> citta<strong>di</strong>na era questa mattina tutta un<br />

palpito <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>ere tricolori. Tra le autorità intervenute alla cerimonia<br />

abbiamo notato: S. E. il Prefetto Tiengo, il Segretario Federale<br />

Console Avenanti, il Podestà <strong>di</strong> Gorizia sen. Bombi, il Podestà<br />

<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne co. Gino <strong>di</strong> Caporiacco, che era accompagnato<br />

dal comm. Carletti e dal dott. cav. uff. Doretti; il Questore comm.<br />

Modesti, il console della 62.a Legione Di Pasquale, il Provve<strong>di</strong>tore<br />

agli Stu<strong>di</strong> comm. Mon<strong>di</strong>no, il prof. Loiacono presidente della<br />

Federazione Combattenti <strong>di</strong> Gorizia, il cav. Bramo presidente del<br />

Consiglio Prov. Dell’Economia, il comm. Coceani Podestà <strong>di</strong><br />

Monfalcone, il comm. Carlo Banelli che tutti chiamano il papà<br />

dei volontari triestini, il dr. Simonetti Podestà <strong>di</strong> Cormons, il<br />

prof. Sticotti per il Podestà <strong>di</strong> Trieste, il col. De Renzi comandante<br />

del Presi<strong>di</strong>o in rappresentanza del gen. Monti comandante la<br />

Divisione, il col. Galutti comandante il 17 Fanteria, il cav. Graziani<br />

presidente dei volontari goriziani, l’avv. Cav. uff. Pinausi<br />

per la Provincia <strong>di</strong> Gorizia, il col. dei RR.CC. Greco, il Pretore<br />

dott. Fabrizi in rappresentanza del Tribunale e della procura del<br />

Re. A ricevere le autorità c’erano il Podestà <strong>di</strong> Gra<strong>di</strong>sca cav. uff.<br />

Mariza e il Segretario Politico Odorico, quest’ultimo anche nella<br />

veste <strong>di</strong> presidente del Comitato del Monumento. Nel palco delle<br />

autorità abbiamo anche notato la signora Maria Bergamas, gra-<br />

* Da Il Gazzettino <strong>di</strong> Gorizia, 6.12.1932.

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