Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso
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Il monumento a <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong> a Gra<strong>di</strong>sca d’Isonzo<br />
Nel caleidoscopio della memoria<br />
Il 4 <strong>di</strong>cembre 1932 nella piazza principale <strong>di</strong> Gra<strong>di</strong>sca d’Isonzo,<br />
venne inaugurato il monumento a <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong> eroe garibal<strong>di</strong>no<br />
nato nella citta<strong>di</strong>na isontina il 13 agosto 1838.<br />
<strong>La</strong> cerimonia fu particolarmente solenne, alla presenza delle<br />
maggiori autorità locali e registrò una considerevole eco sulla<br />
stampa.<br />
<strong>La</strong> prima riunione del comitato “Onoranze a <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong>”<br />
si svolse nella sede del fascio il 17 agosto 1932 su iniziativa del segretario<br />
politico con l’obiettivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare “…a S.E. Starace,<br />
che si compiacque <strong>di</strong> dare l’alta sua approvazione, che la manifestazione<br />
garibal<strong>di</strong>na nella piccola Gra<strong>di</strong>sca sarà degna della grande<br />
gloria <strong>di</strong> Giuseppe Garibal<strong>di</strong>”.<br />
In realtà fin dal 1914, Ettore Patuna era in contatto epistolare<br />
con Valentino e successivamente con Rossel <strong>Ciotti</strong> figli <strong>di</strong> <strong>Marziano</strong>,<br />
tentando <strong>di</strong> ricostruire la tormentata biografia del garibal<strong>di</strong>no<br />
e <strong>di</strong> acquisire materiale documentario per un’eventuale<br />
esposizione.<br />
Ettore Patuna riuscì inoltre a stabilire anche dei contatti con<br />
alcuni compagni <strong>di</strong> battaglia del <strong>Ciotti</strong> ottenendo in tal modo<br />
notizie importanti su <strong>di</strong> lui; a Gra<strong>di</strong>sca poco o nulla si conosceva<br />
sulla sua vita e relativamente poco sulla famiglia.<br />
Il sostegno della stampa fu costante e puntuale nel periodo<br />
imme<strong>di</strong>atamente precedente all’inaugurazione del busto e lo spazio<br />
de<strong>di</strong>cato dai giornali locali alla cerimonia fu considerevole e<br />
con resoconti fedeli.<br />
Significativi sono gli articoli che quasi quoti<strong>di</strong>anamente venivano<br />
pubblicati e dai testi emerge con evidenza la necessità <strong>di</strong> poter<br />
riven<strong>di</strong>care un eroe del Risorgimento da parte <strong>di</strong> “… un popolo<br />
<strong>di</strong> antica cultura, <strong>di</strong> una umanità superiore, provata ed affinata<br />
dai pericoli che la città <strong>di</strong> confine sostenne per amor della<br />
civiltà contro turchi e barbari, <strong>di</strong> una coscienza degli infiniti misteri<br />
che Dio pose nella natura, insomma <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione intimamente<br />
italiana …”.<br />
Esigenza giustificata in quegli anni per una citta<strong>di</strong>na che fino<br />
al 1918 faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico.<br />
Grazie al rilevante numero <strong>di</strong> articoli è possibile ricostruire<br />
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