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Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso

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A Montereale nella casa paterna<br />

L’Italia <strong>di</strong> allora non era la Patria che <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong> aveva<br />

sognato e per la quale aveva combattuto assieme ai suoi compagni:<br />

era uno Stato arrogante e meschino che non solo lasciava i<br />

suoi citta<strong>di</strong>ni nell’in<strong>di</strong>genza più assoluta, ma <strong>di</strong>menticava perfino<br />

i suoi uomini migliori costretti ad elemosinare per sopravvivere.<br />

Così leggiamo da Pagine Garibal<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Gualtiero Castellini:<br />

Costretto a chiedere denaro con la vergogna in viso era Francesco<br />

Tolazzi * – che in una missiva a Nicostrato Castellini scrive – Signor<br />

Maggiore! Mi rattrista sommamente l’aver dovuto ricorrere e<br />

prelevare questa somma in momenti si preziosi e scarsi <strong>di</strong> denaro, ma<br />

voglia ciò attribuire la S.V. a strette necessità. Chiedendo perdono, ed<br />

assicurandola della mia imperitura riconoscenza, la riverisco.<br />

E poi si parla anche del nostro <strong>Marziano</strong>:<br />

Ecco infine un nome che parla ben altrimenti al nostro cuore,<br />

quello <strong>di</strong> <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong>.<br />

Il <strong>Ciotti</strong>, friulano <strong>di</strong> Gra<strong>di</strong>sca, fu veramente uno dei più simpatici<br />

ufficiali garibal<strong>di</strong>ni ed è a torto poco ricordato. Fece le campagne<br />

del ’59, del ’60-61, del ’62, del ’66, del ’67, del ’70-71, raggiungendo<br />

il grado <strong>di</strong> maggiore; e prese parte al tentativo del ’64 guidando eroicamente<br />

alcune bande nel Friuli. Fu uno dei Mille, ebbe la medaglia<br />

al valor militare e la croce della Legion d’onore: e pure non troppi<br />

lo ricordano oggi, e nessuno lo ricordava nel 1863. Ed appunto in<br />

quell’anno egli chiedeva al maggiore Castellini un sussi<strong>di</strong>o in denaro<br />

più che per sé per molti compagni. 80<br />

<strong>La</strong> prova del fatto che <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong> provvedesse in modo<br />

<strong>di</strong>sinteressato anche ai bisogni dei compagni l’abbiamo trovata<br />

nel Fondo a lui de<strong>di</strong>cato presso la Biblioteca comunale <strong>di</strong> Gra<strong>di</strong>sca<br />

d’Isonzo. È purtroppo solo il frammento <strong>di</strong> una lettera (strappata<br />

a metà) scritta da Conegliano ed in<strong>di</strong>rizzata: All’Onorevole<br />

Sig. <strong>Ciotti</strong> <strong>Marziano</strong> cav. della Legion d’Onore, Montereale <strong>di</strong> Pordenone<br />

scritta da un amico non identificabile che chiede un aiuto<br />

in danaro. Si legge:<br />

* Francesco Tolazzi, nato a Moggio U<strong>di</strong>nese nel 1833, fu il preparatore militare<br />

assieme a Cella e <strong>Ciotti</strong> del tentativo insurrezionale del 1864. Dopo le campagne<br />

garibal<strong>di</strong>ne visse miseramente fino al giorno della morte avvenuta a Verona<br />

nel 1889.<br />

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