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Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso

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48 MARZIANO CIOTTI<br />

mischia con il capitano Giuliani della cavalleria borbonica, venne<br />

salvato dal tempestivo intervento <strong>di</strong> Missori. *<br />

Al Volturno<br />

Il sovrano <strong>di</strong> Napoli, nel <strong>di</strong>sperato tentativo <strong>di</strong> fermare Garibal<strong>di</strong>,<br />

concedeva una tar<strong>di</strong>va Costituzione e affidava il governo a<br />

Liborio Romano. Una speranza vana e una fiducia mal riposta: il<br />

Romano, d’accordo con Cavour, cercò <strong>di</strong> provocare a Napoli un<br />

moto <strong>di</strong> moderati monarchici, allo scopo <strong>di</strong> anticipare Garibal<strong>di</strong><br />

nella liberazione del napoletano. Intanto il Generale, superato lo<br />

stretto <strong>di</strong> Messina, risaliva liberamente la Calabria (mentre l’esercito<br />

borbonico si <strong>di</strong>sfaceva) e il 7 settembre entrava in Napoli.<br />

Francesco II si rifugiava allora a Gaeta, protetta ancora da una<br />

parte del suo esercito, nonostante il “tra<strong>di</strong>mento” <strong>di</strong> buona parte<br />

dei suoi ufficiali.<br />

Praticamente l’Italia meri<strong>di</strong>onale era libera, nonostante attorno<br />

a Gaeta si raccogliessero ancora forti contingenti <strong>di</strong> truppe<br />

borboniche e le piazzeforti <strong>di</strong> Civitella del Tronto e <strong>di</strong> Messina<br />

non si fossero ancora arrese. Era il momento <strong>di</strong> prendere decisioni<br />

definitive, che avrebbero pesato sul destino <strong>di</strong> tutta la penisola.<br />

Mazzini, che aveva raggiunto Garibal<strong>di</strong> a Napoli, premeva<br />

perché si evitasse il solito plebiscito a favore della monarchia sabauda<br />

e insisteva sul progetto <strong>di</strong> una “Assemblea Costituente”<br />

che decidesse del nuovo assetto da dare all’Italia. Garibal<strong>di</strong>, dal<br />

canto suo, pensava <strong>di</strong> risalire con le truppe verso Nord per raggiungere<br />

Roma e da lì proclamare l’Unità d’Italia.<br />

Cavour, infine, si rendeva perfettamente conto della gravità<br />

della situazione; egli era consapevole che tra le file garibal<strong>di</strong>ne i<br />

democratici ed i repubblicani erano molto forti e decisi a realizzare<br />

riforme sociali molto ar<strong>di</strong>te, come l’assegnazione <strong>di</strong> terre ai<br />

* Giuseppe Missori (Mosca 1829 – Milano 1911). Partecipò ai moti nel 1848.<br />

Combattè con Garibal<strong>di</strong> nel 1859. Nel 1860 fu alla testa delle guide dei Mille.<br />

Salvò la vita a Garibal<strong>di</strong> a Milazzo. Cooperò alla spe<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Aspromonte e<br />

partecipò alle campagne del 1866 e 1867. Non abbandonò mai le sue idee repubblicane.

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