Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso
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114 MARZIANO CIOTTI<br />
trascinare da slanci inconsiderati”. Si, hanno trionfato ed hanno ben meritato<br />
dell’Austria e <strong>di</strong> tutta la <strong>di</strong>plomazia dell’Or<strong>di</strong>ne! Della <strong>di</strong>plomazia<br />
che sulle rive del Mincio ha fatto una seconda e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Campoformido!<br />
Si, consolatevi o vigliacchi, che anche questa volta avete salvato la<br />
pancia per i fichi, e presto verrà il magnanimo della Senna a liberarvi!!<br />
Ricordassero almeno le parole dette da quel volpone dopo il patto fatale<br />
<strong>di</strong> Villafranca!<br />
“Fatevi oggi tutti soldati e domani sarete citta<strong>di</strong>ni liberi <strong>di</strong> una grande<br />
nazione”.<br />
Almeno mi <strong>di</strong>cono abbia esclamato questa grande verità; quantunque<br />
ora metta tutti gli ostacoli possibili perché la massima da lui suggerita<br />
non abbia la sua applicazione. Questa schifosa peste che da quattro<br />
anni sfrutta il nascente entusiasmo negli operai abbindolandoli con<br />
stupide <strong>di</strong>mostrazioni e con primavere che nascono, muoiono e rinascono<br />
per morire <strong>di</strong> nuovo; questa peste che soffoca colle sue prudenze<br />
quel po’ <strong>di</strong> orgoglio nazionale suscitato negli anni dal 48 al 59, e che<br />
da noi va sempre scemando; questa peste fatta ar<strong>di</strong>ta per l’appoggio lafariniano<br />
prima, e per quello <strong>di</strong> Tecchio e Cavalletto poi – il primo<br />
marcio cortigiano, ed il secondo, credo, tocco nella mente forse per<br />
sventure politiche – questa peste moderata, <strong>di</strong>co, ha vinto, ed ha lasciato<br />
la nostra impresa in un incre<strong>di</strong>bile isolamento, abusando della<br />
buona fede del popolo. Ma pensate un poco, o vili, se nel nostro Friuli<br />
ci avessero seguito (non parlo che della destra montuosa del Tagliamento,<br />
perché non so cosa sia successo alla sinistra), se <strong>di</strong>co ci avessero<br />
seguito, quale trionfo sarebbe stato per l’armi dei nostri volontari?<br />
Se la nostra banda che ha cominciato con 60 circa sui monti Tramontini,<br />
e si è ridotta a 15 uomini dopo 24 giorni d’esistenza; se, <strong>di</strong>co, in questi<br />
24 giorni, marciando per burroni e per monti dal Canale Meduna a<br />
quello del Silisia, si è trascinata <strong>di</strong>etro quattro o cinque mila austriaci<br />
per <strong>di</strong>struggerla, i quali la seguivano e la circondavano sbrancandosi in<br />
piccoli corpi percorrendo sentieri pericolosi, facili alle imboscate e sorprese,<br />
e dove i sassi valevano più che le armi; meschina banda <strong>di</strong> 15 uomini<br />
finalmente scoperta nel suo nascon<strong>di</strong>glio d’Andreis, ove nel famoso<br />
antro del Castello tendeva ad organizzare vieppiù le sue forze, ed ad<br />
aspettare notizie sulle mosse dei suoi compatrioti, per risortire o per<br />
sciogliersi, eppure, circondata in quell’asilo, osò attaccare il suo nemico<br />
che era <strong>di</strong> gran lunga superiore, e lo mise in vergognosa fuga, lasciando<br />
morti e feriti sul piccolo campo <strong>di</strong> guerra; e se questa microscopica banda,<br />
vittoriosamente sfuggita alle tessute reti, si sciolse, lasciando con tutto<br />
il gusto d’una sconfitta i 5 mila; se, ripeto, vi fossero state solo altre