Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso
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220 MARZIANO CIOTTI<br />
amici provvederanno alla loro educazione, al loro avvenire e ad<br />
ogni modo avranno da essi il pane che io non posso più dar loro.<br />
Al tuo cuore generoso, al tuo sentire delicato, raccomando i miei<br />
figli, abbiano essi una qualunque educazione; non chiedo altro.<br />
Muoio rassegnato, convinto che in essi il sacrificio <strong>di</strong> se stessi non<br />
riuscirà infruttuoso ai figli, con la speranza che essi non male<strong>di</strong>ranno<br />
la memoria del loro padre che un torto solo ha avuto nella sua<br />
vita, quello <strong>di</strong> aver dato tutto alla Patria non prevedendo che un<br />
giorno avrebbe una famiglia.<br />
Ricordati in unione agli amici – ricordati pensando ai miei figli<br />
dell’infelice tuo <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong> 92<br />
<strong>Ciotti</strong> affida i figli alla solidarietà della Patria (una parola forse<br />
troppo astratta), si rivolge <strong>di</strong>rettamente agli amici sui quali sa<br />
<strong>di</strong> poter contare. Amici che sono legati dal “mutuo soccorso” scaturito<br />
proprio dai movimenti risorgimentali, dalle idee mazziniane<br />
e del nascente socialismo, che in quegli anni si andava concretizzando<br />
in società regolarmente costituite. *<br />
Non abbiamo elementi per verificare e soprattutto quantificare<br />
il sostegno che venne fornito alla famiglia dopo la sua scomparsa,<br />
ma possiamo essere certi che, per quanto possibile, l’ultimo<br />
pensiero <strong>di</strong> <strong>Marziano</strong>, il suo estremo e <strong>di</strong>sperato grido, non<br />
venne <strong>di</strong>satteso dagli amici.<br />
Il prof. <strong>La</strong>gomaggiore così conclude il suo ritratto sulle pagine<br />
del Dizionario del Risorgimento:<br />
* R. Zangheri - G. Galasso - V. Castronovo, Storia del movimento cooperativo in<br />
Italia, Einau<strong>di</strong>, Torino, 1987. Le società <strong>di</strong> “mutuo soccorso” tra lavoratori si<br />
erano sviluppate in Italia negli anni precedenti l’unità. Alla fine del 1862 risultavano<br />
esistenti 443 società, <strong>di</strong> cui la metà formatesi dopo l’unificazione. Negli<br />
statuti <strong>di</strong> gran parte delle società <strong>di</strong> “mutuo soccorso” ci si impegnava a <strong>di</strong>ffondere<br />
l’istruzione aprendo scuole <strong>di</strong>urne per i figli dei soci e serali per gli stessi<br />
lavoratori. Un’indagine statistica alla fine del 1878 annoverava ben 144 società<br />
nel Veneto, il cui patrimonio sociale era secondo alla sola Lombar<strong>di</strong>a. Per<br />
quanto riguarda il nostro territorio si rileva che la Società dei fabbri-coltellinai<br />
<strong>di</strong> Maniago alla fine del 1888 aveva in magazzino merci per 62.000 lire, un utile<br />
lordo <strong>di</strong> 25.671 lire ed un utile netto <strong>di</strong>stribuito ai soci <strong>di</strong> ben 9.578 lire.