Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso
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In terra <strong>di</strong> Francia, nei Vosgi<br />
ban<strong>di</strong>era italiana offerta dalle signore <strong>di</strong> Chambery alla Legione nostra,<br />
e in tale occasione tiene ai volontari uno <strong>di</strong> quei suoi <strong>di</strong>scorsi<br />
che trascinano all’entusiasmo (…)<br />
Contro un’armata potentissima, baldanzosa per cento vittorie,<br />
fornita dei mezzi più perfezionati <strong>di</strong> offesa e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, che cosa possiamo<br />
mai fare noi in numero così esiguo e così male armati? Il meglio<br />
che ci possiamo augurare è <strong>di</strong> avere uno scontro glorioso per cui<br />
si possa tenere alto l’onore del nome italiano e della camicia rossa.<br />
Dopo, qualunque sia l’esito, noi avremmo fatto il nostro dovere.<br />
Ma dopo l’onore, noi abbiamo qualche cosa altro da salvare: la vita<br />
del Generale Garibal<strong>di</strong>. Noi tutti temiamo, e a ragione, che il<br />
grande Italiano voglia chiudere la sua gloriosa carriera facendosi uccidere<br />
per la grande causa della Libertà e della Fratellanza. E noi<br />
non dobbiamo permetterlo perché la sua vita è sacra all’Italia, e può<br />
essere ancora utile alla patria nostra.<br />
Il <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Musini prosegue citando ancora parecchie volte il<br />
nostro <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong>.<br />
Il 26 novembre 1870 annota:<br />
Ristoratici alquanto con un brodo offerto gentilmente dal curato,<br />
ripren<strong>di</strong>amo il cammino a pie<strong>di</strong>, spingendo sempre il veicolo (il carro<br />
ambulanza) e giungiamo a <strong>La</strong>nternay verso le cinque del mattino.<br />
Qui troviamo Tanara * e <strong>Ciotti</strong>, i quali ci <strong>di</strong>cono che vi è pure il<br />
Quartier Generale e che tutti gli amici sono salvi.<br />
Il 29 novembre 1870:<br />
Da Arny arrivano il giorno dopo <strong>Ciotti</strong> e Menotti per trattenere i<br />
fuggiaschi che in gran numero si sono spinti fin qui. Manara ritorna<br />
in Italia, Cecchini, Ricci ed altri vanno ad Autun. <strong>Ciotti</strong> minaccia <strong>di</strong><br />
far degradare gli ufficiali, i quali allora se ne tornano a Commarin…<br />
Il 24 gennaio 1871:<br />
Occupo la giornata a curare i nostri feriti. Trovo fra questi anche<br />
Cecchini, aiutante <strong>di</strong> <strong>Ciotti</strong>, ferito da una palla che entrata a metà<br />
del labbro superiore, era uscita sotto l’articolazione temporo-mascellare<br />
sinistra (…)<br />
* Faustino Tanara (Parma 1837-1877). Uno dei Mille, nel ’66 è ferito a Bezzecca,<br />
nel ’67 milita nella colonna Frigesy. Nella campagna dei Vosgi ha il comando<br />
della Legione Italiana.<br />
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