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Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso

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44 MARZIANO CIOTTI<br />

A Palermo “Eroe della porta Maqueda”<br />

<strong>La</strong> sera del 26 maggio era iniziata la marcia su Palermo. L’ingresso<br />

avvenne attraverso Porta Termini. Guido Sylva (Bergamo<br />

1844-1928) scrive:<br />

Ora bisogna non solo assicurarsi il possesso assoluto a Porta Termini,<br />

ma impadronirsi altresì della vicina Porta Maqueda, il cui<br />

presi<strong>di</strong>o scaraventa fuochi mici<strong>di</strong>ali contro i nostri… e bisogna impadronirsene<br />

a ogni costo, per prevenire un possibile aggiramento<br />

dal <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> questa porta e da quella dei Greci, da parte delle<br />

truppe appostate quivi e a S. Antonino, nonché <strong>di</strong> altre che si trovano<br />

alla Piana <strong>di</strong> Borazzo, da queste località poco <strong>di</strong>stanti, e dove<br />

sono sostenute da una poderosa artiglieria. Codeste truppe, se<br />

condotte con risolutezza a un movimento accerchiante, potrebbero<br />

agevolmente sopraffare e annientare i nostri. <strong>La</strong> gravità della situazione<br />

non sfugge all’occhio esperto <strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong>, il quale <strong>di</strong>spone<br />

perciò in un attimo le squadre che si trova sottomano alla custo<strong>di</strong>a<br />

dei <strong>di</strong>versi sbocchi che fanno capo a questo punto, mentre<br />

mettendosi egli stesso alla testa dei Cacciatori, grida: “bisogna vincere”<br />

e li conduce a un vigoroso e decisivo assalto, prima a l’una<br />

porta, in<strong>di</strong> a l’altra.<br />

A questa ardua impresa, sono primi i Carabinieri Genovesi, e la<br />

settima e ottava compagnia, che a baionetta calata, e con alla testa<br />

Bassini e Cairoli, si buttano ferocemente addosso ai nemici, senza<br />

preoccuparsi del loro numero. Dietro a questi arrivano subito le altre<br />

compagnie, condotte da Bixio e da Carini, con i quali sono tutti<br />

gli altri da Sirtori, a Crispi, a Stocco, ecc. 15<br />

Il sergente <strong>Marziano</strong> <strong>Ciotti</strong>, per l’eroismo <strong>di</strong>mostrato durante<br />

la presa <strong>di</strong> Palermo, pure ferito dalla scheggia <strong>di</strong> una bomba, meritò<br />

dal Generale il grado <strong>di</strong> sottotenente. Si <strong>di</strong>stinse soprattutto<br />

nella fazione <strong>di</strong> Porta Maqueda e questo gli valse presso i commilitoni<br />

il titolo <strong>di</strong> Eroe della porta Maqueda. 16<br />

Garibal<strong>di</strong> entrò in città. Combattimenti isolati continuarono<br />

per molti giorni ma ormai la vittoria era a portata <strong>di</strong> mano anche<br />

se la flotta, comandata dal generale <strong>La</strong>nza, iniziò un bombardamento<br />

in<strong>di</strong>scriminato della città. Fu un massacro, in tre giorni<br />

perirono più <strong>di</strong> trecento palermitani, mentre seicento rimasero<br />

feriti. Vennero salvati a stento dalle macerie numerosi feriti tra

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