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Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso

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In Friuli con Antonio Andreuzzi<br />

ascesi Selvaz e mi <strong>di</strong>ressi verso Clauzetto, evitando Campone sempre<br />

circondato da pattuglie austriache, quando da una donna <strong>di</strong> Sghittosa,<br />

moglie del paralitico Pagnutt, seppi che Clauzetto e Pra<strong>di</strong>s pure erano<br />

occupati da grossi corpi austriaci.<br />

Era mezzogiorno, mangiai un tozzo <strong>di</strong> pane, ascesi calcando la neve oltre<br />

un piede il Monte <strong>di</strong> Toppo, * ed arrivato sfinito alla Fontanella della<br />

Brentata, terminai il poco pane che mi restava ed a notte mi calai con<br />

pericolo d’essere preso in Toppo, <strong>di</strong>etro la chiesa. Bussai alla porta del<br />

cacciatore Conean che subito m’apri; lo pregai <strong>di</strong> chiamare mio cugino<br />

il perito Giovanni De Cecco, e seppi che il giorno prima l’avevano tradotto<br />

in carcere come sospetto d’aver meco relazioni.<br />

Impaurito dalla mia presenza, il Conean mi fece scappare in un prato<br />

sopra la chiesa; potei avere un litro <strong>di</strong> vino e pane che mi ristorarono;<br />

egli si rifiutò <strong>di</strong> accompagnarmi per paura dei soldati che in numero <strong>di</strong><br />

80 pattugliavano nel paese e <strong>di</strong>ntorni. M’incamminai alla <strong>di</strong>sperata e<br />

trovato un mucchio <strong>di</strong> foglie dormii due ore in Budastia. Attraversai<br />

con paura le Porchiare e un’ora prima del giorno mi trovai sulla sponda<br />

del Meduna presso Sequals, quello pure occupato dai militari.<br />

Seguendo la roggia, mi trovai a Rauscedo, ove, in una casa quasi l’ultima<br />

del paese, mi rifugiai ed ivi cavai i ferri delle mie scarpe. ** M’avvicinai<br />

presso Castions, e <strong>di</strong>etro una siepe mi accovacciai aspettando notte.<br />

Al cader del sole entrai nella casa d’un vecchio mio amico, il dott. Marcolini,<br />

che, conosciutomi, si mise a piangere ed a baciarmi. Anzi egli,<br />

spaurito ed imbarazzato, mi esibiva danaro, che rifiutai, domandandogli<br />

un vestito e alloggio per quella notte.<br />

Ebbi tutto con grande affetto. Dopo il 16 ottobre, fu quella la prima<br />

notte che dormiva sul letto. Fortunatamente nella sera stessa giunse in<br />

quella casa l’amico mio Abate C. Arciprete <strong>di</strong> Nove, e con lui combinai<br />

pel viaggio. <strong>La</strong> mattina mi alzai e feci grata sorpresa all’abate conte Pietro<br />

Domini in Bravins, ove passai quella notte e la successiva giornata.<br />

Ivi ricevei ripetute visite del conte Francesco Rota e dall’amico P. <strong>La</strong> se-<br />

* Monte Ciaurlec (1148 m).<br />

** Si toglie i ramponi da prato utilizzati in montagna per avere una presa migliore<br />

su terreni ripi<strong>di</strong> ed erbosi. Sicuramente anche molti altri della sua banda<br />

ne erano muniti perché strumento in<strong>di</strong>spensabile, molto usato dai locali per<br />

migliorare la presa durante lo sfalcio <strong>di</strong> ripi<strong>di</strong> prati e per la caccia in ambienti<br />

precipitosi con erba.<br />

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