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Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso

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214 MARZIANO CIOTTI<br />

Conegli[ano]. Caro <strong>Marziano</strong>, Da un mese a questa […] Erano<br />

qui in attesa […] <strong>di</strong> una causa; […] posso andare a lung […] erano<br />

presi immagin[…]ro […]della famiglia, ed […] [r]istrettezze. –<br />

Fammi […] mandami Lire 25 […] opportuno […] se puoi […] accr<br />

[…] Ti ringrazio anticipata[mente] […] Saluto […] Tuo a […]<br />

presso il […] Correzion. 81<br />

Anche un’altra lettera scritta da <strong>Marziano</strong> al suo amico Tita<br />

Cella ci rivela che il Nostro era interpellato per ottenere un posto<br />

<strong>di</strong> lavoro. 82<br />

Egli era dunque un punto <strong>di</strong> riferimento costante per i tanti<br />

compagni, anche e soprattutto per merito del suo glorioso recente<br />

passato. Probabilmente era in grado, tramite amicizie e conoscenze,<br />

<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le richieste che gli pervenivano. Ma perché,<br />

ci chie<strong>di</strong>amo, <strong>Marziano</strong> non utilizzò il suo prestigio, la sua fama<br />

per ottenere qualcosa per sé e per la sua famiglia? <strong>La</strong> risposta la<br />

conosciamo già se siamo arrivati a leggere la sua storia fino a questo<br />

punto. Chi vive <strong>di</strong> ideali ed è impegnato nel sociale pensa prima<br />

agli altri che a se stesso. Il suo stile <strong>di</strong> vita <strong>di</strong>sinteressato è<br />

quello del suo Generale e degli altri compagni <strong>di</strong> lotta che “non<br />

salirono i dorati gra<strong>di</strong>ni del potere”. *<br />

A maggior ragione chi era stato l’occhio <strong>dritto</strong> <strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong> aveva<br />

appreso bene la lezione.<br />

Garibal<strong>di</strong> confessò già nel 1860 ad Augusto Vecchi ** : gli esseri<br />

umani si <strong>di</strong>vidono in due categorie: gli egoisti, che nulla mai sacrificano<br />

per il bene comune, e i veri patrioti, che a pro degli altri volontariamente<br />

sacrificano ciò che hanno <strong>di</strong> più caro. Questi sono sempre<br />

misconosciuti, insultati e infangati, mentre i primi governano il<br />

mondo. 83<br />

* Quasi tutti i politici moderati che si alternarono al governo erano stati in gioventù<br />

garibal<strong>di</strong>ni: Benedetto Cairoli, Crispi, Depretis e Mor<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>vennero<br />

presidenti del Consiglio negli anni ’70-’80. Una volta al potere abbandonarono<br />

gli ideali giovanili tradendo le aspettative dei compagni.<br />

** Augusto Vecchi (Fermo 1814 – Ascoli 1869). Scrittore e patriota; nella sua<br />

villa <strong>di</strong> Quarto fu organizzata l’impresa dei Mille; raggiunse Garibal<strong>di</strong> a Palermo<br />

ed entrò con lui a Napoli. In seguito venne eletto deputato.

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