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Marziano Ciotti l'occhio dritto di Garibaldi - La tana dell'orso

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In terra <strong>di</strong> Francia, nei Vosgi<br />

Io sono annichilito – dacchè faccio il soldato non ho veduto tale<br />

macello.<br />

Ho avuto i complimenti del Generale Garibal<strong>di</strong> e <strong>di</strong> tutto lo Stato<br />

Maggiore; – verrò (<strong>di</strong>cono) fatto Tenente colonnello, ma che<br />

m’importa.<br />

Ho perduto tanta e sì brava gente che sono talmente addolorato e<br />

che non ne posso più(…) 66<br />

Il suo comportamento durante quell’ultima campagna garibal<strong>di</strong>na<br />

gli valse dal Governo francese la massima onorificenza, la<br />

Legion d’Onore che portò a nove il numero delle medaglie meritate.<br />

Medaglie che non furono mai viste brillare sul suo petto. Egli non<br />

era orgoglioso d’aver preso parte a fatti memoran<strong>di</strong>, né credeva che<br />

lode si potesse tributare a lui che aveva voluto fare soltanto il proprio<br />

dovere <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no. 67<br />

Garibal<strong>di</strong> rimase in Francia perché venne eletto deputato nei<br />

<strong>di</strong>partimenti della Senna, delle Alpi Marittime, della Côte d’Or<br />

e <strong>di</strong> Algeri. Il Generale, come sempre schivo <strong>di</strong> onori e <strong>di</strong> ricompense,<br />

si <strong>di</strong>mise ma, prima <strong>di</strong> lasciare l’Assemblea chiese <strong>di</strong> poter<br />

parlare, il che non gli fu consentito con espe<strong>di</strong>enti procedurali e<br />

con un tumulto in<strong>di</strong>avolato provocato in aula dai reazionari. <strong>La</strong><br />

realtà era che non si voleva parlasse un generale che aveva battuto<br />

i prussiani, e che aveva la colpa <strong>di</strong> non essere francese ma ad<strong>di</strong>rittura<br />

italiano. Garibal<strong>di</strong> lasciò la sede dell’Assemblea, tra gli<br />

applausi del popolo, e partì subito. L’indomani si imbarcò a Marsiglia<br />

fra l’esultanza popolare e giunse a Caprera il 16 febbraio.<br />

Alcuni giorni dopo il grande Victor Hugo prese lui la parola al<br />

parlamento francese in <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong>:<br />

Nessuno sorse a <strong>di</strong>fendere questa Francia, che tante volte aveva<br />

preso nelle sue mani la causa della libertà. Non Re, non uno Stato,<br />

nessuno: eccettuato un uomo. Fra tutti i generali che combatterono<br />

per la Francia, Garibal<strong>di</strong> è il solo che non sia mai stato vinto.<br />

Tra i fischi della destra reazionaria concluse gridando:<br />

Tre settimane fa ricusaste <strong>di</strong> ascoltare Garibal<strong>di</strong>. Oggi rifiutate <strong>di</strong><br />

ascoltare me. Andrò a parlare più lontano. 68 Si <strong>di</strong>mise dal parlamento<br />

ed andò in Belgio da dove venne espulso. *<br />

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