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Discussioni del Parlamento europeo - Europa

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IT<br />

<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />

I Balcani occidentali e l’Ucraina hanno bisogno di questo stimolo. Privando questi paesi,<br />

con cui condividiamo tradizioni europee e storia, di una prospettiva comunitaria, verrebbe<br />

meno anche quella forza e motivazione che fa <strong>del</strong> loro divenire stati costituzionali una<br />

realtà.<br />

Il fatto che a breve appariranno leggi quali i decreti contro l’istruzione nella lingua <strong>del</strong>le<br />

minoranze, la chiusura <strong>del</strong>le scuole che insegnano nella lingua madre, la morte <strong>del</strong>la lingua<br />

stessa e il processo di assimilazione provocano non poca rabbia in Ucraina. Quando cadono<br />

gli ostacoli o l’obiettivo diventa più distante, le norme si allontanano ulteriormente da ciò<br />

che definiamo stato costituzionale.<br />

Quindi abbiamo una grande responsabilità. A questo punto dobbiamo assicurare che i<br />

criteri vengano soddisfatti non solo sulla carta ma nella realtà – si chiede coerenza nei<br />

preparativi ai nostri vicini, così come si chiede coerenza all’Unione nelle promesse fatte e<br />

nelle richieste di responsabilità. La coerenza <strong>del</strong> nostro comportamento darà fiducia a chi<br />

ci vota così come ai nostri vicini.<br />

Genowefa Grabowska (PSE), per iscritto. – (PL) Come rappresentante di un paese che<br />

è entrato nell’UE nel 2004, condivido pienamente tutti i punti sollevati dalla relazione di<br />

Elmar Brok, che evidenzia l’importanza di un allargamento continuo e il suo contributo<br />

positivo alla creazione di un’<strong>Europa</strong> forte, unita, prospera e a misura di cittadino. Concordo<br />

con l’affermazione che la possibilità di divenire Stato membro, una volta riconosciuta,<br />

abbia un’influenza molto positiva sulle politiche interne dei paesi candidati, incoraggiandoli<br />

ad agire più in fretta nella ristrutturazione <strong>del</strong>la loro amministrazione, nella riforma dei<br />

sistemi educativi e dei più alti livelli di istruzione, nel prestare più attenzione ai diritti umani,<br />

anche a quelli <strong>del</strong>le minoranze, nella lotta alla corruzione nella vita pubblica, in sintesi,<br />

nell’adottare quei valori che hanno guidato l’Unione europea per molti anni. Penso inoltre<br />

che la relazione dovrebbe dare più rilievo al fatto che l’Unione europea è aperta e pronta<br />

ad accogliere i prossimi nuovi Stati membri.<br />

Questo è particolarmente importante per il mio paese, la Polonia, specialmente nell’ottica<br />

<strong>del</strong>le aspettative e <strong>del</strong>le aspirazioni comunitarie <strong>del</strong> nostro vicino a est, l’Ucraina. Sarebbe<br />

spiacevole se i nostri vicini vedessero nella frontiera orientale (il confine di Schengen per<br />

tutta l’UE) un nuovo muro che li separi definitivamente da noi. Penso che i richiami che<br />

ogni tanto sentiamo in merito – che l’ulteriore allargamento <strong>del</strong>l’Unione dovrebbe dipendere<br />

dalla cosiddetta “capacità di integrazione” – siano mal pensati e rappresentino una minaccia<br />

al raggiungimento degli obiettivi che l’UE si è posta.<br />

Tunne Kelam (PPE-DE), per iscritto. – (EN) Un importante punto di partenza per<br />

occuparsi di ulteriori allargamenti è costituito dalla consapevolezza che l’UE ha tratto<br />

grandi benefici da tutti i passati allargamenti, l’ultimo dei quali si è dimostrato un vantaggio<br />

condiviso da tutti gli interessati. Questo ci porta ragionevolmente a credere che l’UE<br />

beneficerà anche di quelli a venire.<br />

La preoccupazione per la capacità di integrazione <strong>del</strong>l’Unione è comprensibile, tuttavia<br />

non è ancora utilizzato <strong>del</strong> tutto il potenziale più efficace per promuoverla, che consiste<br />

nel utilizzare appieno le quattro fondamentali libertà <strong>del</strong>l’Unione, liberalizzare i mercati,<br />

separare le grandi compagnie, adoperarsi per la trasparenza. Per affrontare con successo<br />

le sfide globali dobbiamo contare senza esitazione sui valori e sui principi fondamentali<br />

<strong>del</strong>la Comunità europea, che è stata ed è tuttora il più grande successo nella storia europea.<br />

09-07-2008

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