Discussioni del Parlamento europeo - Europa

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198 IT Discussioni del Parlamento europeo mobilizzare tali fondi. Confido che verranno intrapresi tutti i passi necessari al fine di assicurare che ciascuno di quelli con una flotta da pesca possa trarre vantaggio dalle opportunità offerte dal regolamento. Daniel Varela Suanzes-Carpegna (PPE-DE). - (ES) Signor Presidente, Commissario Borg, onorevoli colleghi, in questa discussione c’è una serie di punti che dobbiamo riconoscere. Innanzitutto, se il settore ittico non stesse gridando “quel che è troppo è troppo”, ora non saremmo qui a dibattere l’urgente necessità di adottare misure. Questo è il primo punto. In secondo luogo, dobbiamo riconoscere che le Istituzioni europee hanno accolto questo grido di protesta. Il Parlamento in particolare ha già adottato una risoluzione sulla crisi nel corso dell’ultima tornata. Inoltre, dobbiamo riconoscere, come abbiamo detto al Commissario Borg questa mattina, che la Commissione ha agito con prontezza inusuale nel presentarci il pacchetto di misure che stiamo dibattendo oggi. Dobbiamo esserne tutti lieti. E’ tutto risolto, quindi? No, lungi dall’esserlo. Siamo appena all’inizio. La Commissione ha presentato quello che potremmo chiamare un documento iniziale di prima fase per affrontare la crisi, un piano di aiuto che si concentra sulla ristrutturazione della flotta. Ora c’è bisogno che la Commissione presenti un piano per la seconda fase, con la medesima urgenza, contenente misure per incrementare il rendimento della flotta e migliorare la commercializzazione, insieme a misure che puntino a promuovere il valore del pescato al primo punto di vendita, misure per le quali non abbiamo ancora alcun programma preciso. Ciononostante, il Consiglio e i governi degli Stati membri devono applicare le misure, agendo con la stessa prontezza della Commissione e del Parlamento, e, in linea con le nostre richieste, devono incrementare i controlli sui prodotti ittici importati e lanciare campagne di informazione per i consumatori, per promuovere gli interessi dei pescatori. Se questo piano non dovesse concretizzarsi e rimanessimo con quello che abbiamo sul tavolo oggi, onorevole Borg, tutto ciò che avremmo sarebbe un’operazione ingegnosa e generosa che approfitta della crisi corrente per ridurre la flotta da pesca, invece che aumentarne la redditività e salvarla dalla grave crisi davanti alla quale si trova oggi. Luis Manuel Capoulas Santos (PSE). – (PT) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, il settore della pesca è sicuramente il settore economico che maggiormente soffre dell’attuale crisi petrolifera. Lo sappiamo tutti. Pertanto accogliamo con favore il segnale politico dato dalla Commissione con questo pacchetto di misure. Non sarà il Parlamento europeo a porre ostacoli alla sua rapida approvazione, così come hanno dichiarato i miei onorevoli colleghi. Sappiamo che non ci sono soluzioni magiche, vista la portata del problema. Ciononostante, dopo aver analizzato le proposte della Commissione, non posso nascondere la mia enorme delusione. Tutte le misure puntano in una direzione: una riduzione del numero dei pescherecci. Perfino le presunte misure di emergenza, quali la cessazione temporanea, sono associate a riduzioni obbligatorie della flotta. Non capisco perché le misure delineate nell’articolo 7 escludano la sostituzione dei motori, così come è difficile capire perché i piani di adeguamento della flotta dovrebbero coprire pescherecci con costi energetici equivalenti a più del 30 per cento dei costi di produzione. E gli altri pescherecci, signor Commissario, che li comprendono quasi tutti, eccetto i 09-07-2008
09-07-2008 IT Discussioni del Parlamento europeo pescherecci da traino? E la flotta costiera, che è socialmente molto importante? Non capisco nemmeno perché gli unici pescherecci coperti dal programma di riduzione parziale siano quelli che utilizzano gli stessi identici attrezzi da pesca e rappresentano il 70 per cento della flotta che utilizza quegli attrezzi. Questo requisito, che si accompagna alla regola di ridurre la capacità del 60 per cento e di limitare tale capacità al 25 per cento al fine di sostenere nuovi pescherecci, rende questa misura completamente inapplicabile, come ha detto l’onorevole collega Casaca poco fa. Signor Commissario, capisco quanto difficile sia per lei trovare soluzioni a problemi su scala tanto vasta, ma non possiamo dare al settore l’illusione che stiamo cercando di curarne le malattie, quando questo porta soltanto a riduzione e abbandono. E’ molto meglio chiamare le cose con il proprio nome e dire che cosa si sta facendo. Di conseguenza Le chiedo, nonostante i tempi ridotti a nostra disposizione prima del Consiglio di lunedì, di compiere uno sforzo di semplificazione e di essere realistico, in modo che il segnale politico positivo non divenga un’enorme delusione per il settore, che guarda a noi con grande speranza. Avril Doyle (PPE-DE). - (EN) Signor Presidente, stiamo tutti reagendo a poche ore dalla ricezione del testo dalla Commissione, testo che contiene un pacchetto di misure per il sostegno della nostra flotta da pesca nell’attuale crisi economica. La Commissione fornisce misure urgenti di durata limitata e principalmente di natura sociale, che accogliamo con favore. Le misure sociali valgono sia per i pescatori autonomi che per i dipendenti. In Irlanda abbiamo una situazione particolare a seguito di una sentenza del tribunale di alcuni anni fa, in conseguenza della quale pressoché tutti i nostri marinai sono lavoratori autonomi o pescatori “a quota” e fino ad ora sono stati esclusi dai sussidi della previdenza sociale quando erano senza lavoro per motivi economici o atmosferici, perciò accolgo con favore questo aspetto. Con riferimento alle misure temporanee di cessazione, vorrei assicurazioni da parte del signor Commissario che esse varranno soltanto per coloro che devono fermarsi per breve tempo per ragioni economiche e che la restrizione che esse saranno disponibili soltanto per chi fa parte di un piano di ristrutturazione verrà applicata nella sua più ampia accezione. Una domanda di ristrutturazione in qualunque senso dovrebbe essere sufficiente per permettere una domanda di cessazione in questo specifico campo. Accolgo anche con particolare favore l’aiuto per il disarmo parziale, che permette ai pescatori di passare a pescherecci più piccoli, più ecologici e più efficienti sotto il profilo energetico. Vorrei anche poter pensare che la riduzione nelle emissioni di anidride carbonica da tale nuovo contributo alla flotta possa venir utilizzata dagli Stati membri come contributo alla loro condivisione degli sforzi ai sensi del pacchetto sul clima, che si sta rapidamente rivolgendo contro di noi; dovremo collegare il pacchetto sul clima con gli sforzi degli Stati membri in rapporto ai pescherecci a risparmio energetico, pescherecci più piccoli e il passaggio in questo particolare campo. Credo sia molto importante anche incoraggiare il disarmo parziale proposto nel testo, perché questo permette ai pescatori che desiderano continuare a pescare, che hanno le capacità e l’esperienza di generazioni, di continuare, anche se su scala più ridotta, mentre superiamo la crisi economica attuale che si trovano a fronteggiare. 199
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