Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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09-07-2008<br />
IT<br />
<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
Per concludere, la famiglia in questo contesto ha una crisi di identità. Indennità per la<br />
nascita e l’adozione non sono evidentemente benefici familiari. Quindi, quando una famiglia<br />
non è una famiglia, un bambino adottato è...beh, cosa esattamente?<br />
Piacerebbe anche a me evitare una crisi di identità. Un “lavoratore di frontiera” è una persona<br />
che lavora in uno Stato membro ma risiede in un altro, stabilendo che rientri a casa una<br />
volta alla settimana. Bene, qui siamo in Francia e io andrò a casa domani. Sono un lavoratore<br />
di frontiera, anche se vivo esattamente nel centro <strong>del</strong>l’Inghilterra?<br />
Jim Allister (NI). - (EN) Signora Presidente, si presume che la mobilità <strong>del</strong> lavoro sia la<br />
caratteristica chiave <strong>del</strong>l’UE e <strong>del</strong>la strategia di Lisbona, tuttavia in quanto MPE (come gli<br />
altri MPE), regolarmente presento dei reclami in merito alla mancanza di copertura<br />
<strong>del</strong>l’assistenza sanitaria, alla copertura sociale inadeguata e, forse la cosa più frustrante di<br />
tutte, in merito a comunicazioni in conflitto da parte di differenti agenzie di stato.<br />
E’ comune per un lavoratore dipendente di uno Stato membro lavorare in un altro stato<br />
per ordine di una compagnia che esiste in un terzo Stato membro e qui è dove sembra<br />
trovarsi, secondo molti, la reale questione, causando problemi circa il dove e come siano<br />
coperti. Fra di noi c’è questo grave problema che affligge gli assistenti parlamentari e,<br />
nonostante la lotta <strong>del</strong>l’associazione degli assistenti parlamentari, esso persiste. A questo<br />
riguardo, devo dire che è scandaloso non riuscire nemmeno a tenere in ordine la nostra<br />
Aula, sebbene qui si legiferi per gli altri.<br />
Il mio interesse primario sta negli individui utilmente occupati, non nel vantaggio dei<br />
turisti. Non voglio vedere alcuna possibilità di elusione che aiuti a beneficiare i turisti,<br />
concretamente applicata a questa legislazione.<br />
Ria Oomen-Ruijten (PPE-DE). - (NL) I miei ringraziamenti a tutti i relatori per l’eccellente<br />
lavoro fatto, perché non era un compito facile. Necessitiamo di buone normative in merito<br />
al libero movimento dei lavoratori in <strong>Europa</strong>, Signora Presidente, normative per garantire<br />
che i lavoratori che fanno uso di quella libertà non facciano come l’asino di Buridano. Di<br />
questo al momento si sta tenendo conto nel nuovo regolamento per il coordinamento.<br />
Quel regolamento era necessario perché il vecchio non era più adeguato e c’era la possibilità<br />
di semplificare le procedure di coordinamento.<br />
Mi chiedo se il risultato sarà soddisfacente. E’ tutto davvero semplificato adesso? Ho i miei<br />
dubbi. Stiamo coordinando la sicurezza sociale, ma non stiamo coordinando la questione<br />
<strong>del</strong> trattamento di tassazione <strong>del</strong>le indennità, in un momento in cui le indennità stesse<br />
vengono considerate sempre più come crediti di imposta. Penso che dovremmo riflettere<br />
su questo.<br />
Un altro punto è che il coordinamento ha luogo sempre dopo l’evento. I legislatori nazionali<br />
dovrebbero tenere in maggior considerazione le conseguenze dei cambi di sistema per le<br />
persone in mobilità, cioè per quelle persone che lavorano in un paese e vivono in un altro.<br />
Vorrei inoltre spostare l’attenzione su un cambiamento presente nell’allegato. Questo<br />
cambiamento è molto positivo per i pensionati olandesi che continuano a versare contributi<br />
per la sicurezza sociale <strong>del</strong>l’Olanda, ma che vivono all’estero e non sono stati finora capaci<br />
di reclamare i benefici in Olanda, sebbene abbiano continuato a pagare per il sistema di<br />
quel paese. Così, gli olandesi che vivono in Belgio o in Germania, o perfino nella più lontana<br />
Francia, la belle France, o in Spagna, saranno ora autorizzati al trattamento. I miei<br />
ringraziamenti per questo devono rivolgersi anche al Ministero <strong>del</strong>la Sanità, che era a favore<br />
di questo cambiamento.<br />
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