Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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09-07-2008<br />
IT<br />
<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
Interrogazione n. 65 <strong>del</strong>l’onorevole Stavros Arnaoutakis (H-0458/08)<br />
Oggetto: Politica agricola comune: pianificazione e applicazione a favore dei piccoli<br />
produttori<br />
Non va dimenticato che l’agricoltura è una forma di lavoro di base per gli abitanti <strong>del</strong>la<br />
Grecia rurale, in particolare <strong>del</strong>le regioni svantaggiate dal punto di vista geografico, come<br />
le isole e le regioni montagnose. Il taglio <strong>del</strong>la compensazione e degli aiuti diretti con il<br />
trasferimento <strong>del</strong>le risorse dal primo al secondo pilastro promosso dalla politica agricola<br />
comune ha allarmato i produttori greci, dato che colpirà il loro reddito già basso e porterà<br />
alla stagnazione economica tra i piccoli produttori. La Commissione in che modo intende<br />
far fronte, sia nel breve che nel lungo termine, ai gravi problemi economici degli agricoltori<br />
(aumento dei prezzi <strong>del</strong> carburante, costi di produzione elevati, differenze tra prezzi al<br />
produttore e al consumatore) e assicurare la sopravvivenza dei piccoli produttori a livello<br />
<strong>europeo</strong>?<br />
Mariann Fischer Boel, Membro <strong>del</strong>la Commissione. − (EN) Sono lieta di avere l’opportunità<br />
di rispondere a tutte e quattro le interrogazioni insieme, dato che siamo in ritardo rispetto<br />
all’iniziale ordine <strong>del</strong> giorno.<br />
Riguardo alle prime tre domande, vorrei ricordare che l’agricoltura <strong>del</strong>l’Unione europea<br />
concerne sia i partecipanti che i destinatari <strong>del</strong>le attuali sfide ambientali globali. Non<br />
possiamo fermarci e non agire. L’azione <strong>del</strong>l’UE è necessaria e, attraverso lo sviluppo rurale,<br />
possiamo fornire misure più mirate ed efficaci. Tuttavia, come tutti sapete, i fondi previsti<br />
dalle politiche di sviluppo rurale sono limitati. Il modo più corretto e diretto per raccogliere<br />
denaro è il trasferimento aggiuntivo di fondi dal primo pilastro – dai pagamenti diretti –<br />
alle politiche di sviluppo rurale nel secondo pilastro attraverso l’aumento <strong>del</strong>la modulazione,<br />
ovviamente su base obbligatoria.<br />
Non sono pronta a considerare l’aumento <strong>del</strong>la modulazione su base volontaria. E’ evidente<br />
che la Commissione ha preso in considerazione il fatto che nel febbraio 2007 il <strong>Parlamento</strong><br />
ha adottato una relazione rifiutando la proposta <strong>del</strong>la Commissione sulla modulazione<br />
volontaria. Devo dire che sono felice che siamo sempre stati d’accordo su questo argomento.<br />
Per quanto riguarda la soglia, la proposta <strong>del</strong>la Commissione è di trasferire 5 miliardi di<br />
euro dal primo al secondo pilastro nel periodo 2009-2012. Questo calcolo è stato effettuato<br />
sulla base <strong>del</strong>la soglia attuale di 5 000 euro o concessione, come viene normalmente<br />
chiamata. Alzare questa soglia comporta una sostanziale riduzione dei fondi. La<br />
Commissione ritiene che, con un minor bilancio disponibile, verrà meno l’efficacia <strong>del</strong>le<br />
azioni intraprese per affrontate le sfide <strong>del</strong> cambiamento climatico e <strong>del</strong>la scarsità d’acqua.<br />
Secondo il pacchetto sullo stato di salute, i piccoli produttori che ricevono pagamenti<br />
diretti per un importo minore a 5 000 euro continueranno ad essere esentati dalla<br />
modulazione. Quindi, le piccole aziende agricole non solo continueranno ad essere tutelate<br />
dagli eventuali effetti negativi derivanti dal trasferimento dal primo al secondo pilastro,<br />
ma potranno anche trarre profitto dal denaro generato grazie alla modulazione attraverso<br />
la partecipazione ai programmi sullo sviluppo rurale appropriati.<br />
Riguardo alla modulazione, a volte gli agricoltori mi dicono: “Vi prendete i nostri soldi”<br />
oppure “state riducendo i pagamenti al settore agricolo, agli agricoltori”. In realtà questo<br />
non è vero dato che, quando avviene la modulazione di denaro, si genera più denaro per<br />
il settore in generale, poiché la modulazione <strong>del</strong> denaro necessita <strong>del</strong> cofinanziamento da<br />
parte degli Stati membri. E’ chiaro che, con la nuova modulazione <strong>del</strong> denaro, saremo<br />
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