Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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09-07-2008<br />
IT<br />
<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
Paulo Casaca (PSE). – (PT) Signor Presidente, credo che la direzione politica in cui va<br />
questa proposta, così come la tempistica, sia assolutamente giusta. Credo che queste siano<br />
misure appropriate per la situazione che stiamo vivendo nei mari europei. Credo che questo<br />
sia il modo giusto di procedere.<br />
Se esaminiamo attentamente questa proposta, il problema principale è se sia realizzabile<br />
o meno. Poiché il signor Commissario ha richiesto l’urgenza, il <strong>Parlamento</strong> ha agito<br />
urgentemente, rinunciando al proprio diritto di analisi e presentazione di emendamenti<br />
al regolamento. Tuttavia, il problema è capire se sia possibile applicare regole così complesse<br />
nel periodo previsto.<br />
Secondo una <strong>del</strong>le clausole, i piani di riduzione dovrebbero iniziare prima <strong>del</strong> 30 novembre.<br />
Tuttavia, i piani per ridurre il numero di pescherecci devono essere formulati dagli Stati<br />
membri e alcuni di questi programmi devono essere approvati dalla Commissione europea,<br />
poiché le risorse finanziarie per i programmi saranno erogati dal Fondo <strong>europeo</strong> <strong>del</strong>la<br />
pesca esistente. Questi programmi sono estremamente complessi e prevedono percentuali<br />
obbligatorie; alcune <strong>del</strong>le regole sono quasi impenetrabili, come ha visto oggi il signor<br />
Commissario con l’articolo 19, paragrafo 4. Mi sembra sia questo il problema maggiore:<br />
gli estremi di questa proposta renderanno impossibile la sua applicazione pratica? Se così<br />
fosse sarebbe davvero deplorevole.<br />
Per questo chiedo alla Commissione, al signor Commissario e a tutti i funzionari <strong>del</strong>la<br />
Direzione Generale di valutare attentamente la fattibilità di quanto viene proposto, poiché<br />
se non è fattibile nel periodo proposto, non vale lo sforzo che ci viene chiesto di compiere.<br />
Elspeth Attwooll (ALDE). - (EN) Signor Presidente, il gruppo ALDE accoglie con favore<br />
la proposta di regolamento, ma condivide il senso generale di rammarico di non aver avuto<br />
il tempo per riflettere e presentare gli opportuni emendamenti. Perciò mi compiaccio che<br />
la Commissione prenda nota di tutte le preoccupazioni espresse sia in commissione questa<br />
mattina che nel corso <strong>del</strong> dibattito di questa sera e che negozierà con il Consiglio per<br />
effettuare gli opportuni adeguamenti.<br />
Due di queste preoccupazioni riguardano il disarmo parziale, da una parte relativamente<br />
ad un’eventuale eccessiva detrazione dagli obiettivi di riduzione <strong>del</strong>la capacità e dall’altra<br />
relativamente all’utilizzo di eventuali sovvenzioni. Sarebbe utile ricevere assicurazioni<br />
dalla Commissione su questi punti.<br />
Per quel che riguarda i due ordinamenti, crediamo che il primo sia già efficacemente coperto<br />
dal testo. Apprezziamo moltissimo il secondo, poiché crediamo che intenda occuparsi<br />
proprio <strong>del</strong>le preoccupazioni appena citate, ma pensiamo che possa invece rivelarsi<br />
controproducente per la riduzione <strong>del</strong>la capacità. Perciò, piuttosto che votare<br />
frettolosamente per promuoverne l’inclusione all’interno di un testo legislativo, chiediamo<br />
alla Commissione di considerare i meriti <strong>del</strong>l’idea e anche <strong>del</strong>lo sviluppo di altre misure<br />
che pongano l’accento sulla riduzione <strong>del</strong> consumo di carburante.<br />
Da ultimo, un’osservazione più personale: vorrei richiamare l’attenzione su due frasi nella<br />
comunicazione <strong>del</strong>la Commissione, che dicono: è essenziale che questo pacchetto venga<br />
applicato in modo da garantire parità di condizioni in tutta l’Unione Europea. Non ci può<br />
essere alcuna distorsione <strong>del</strong>la concorrenza tra i pescatori <strong>del</strong>l’UE che derivi da una diversa<br />
capacità degli Stati membri di mobilizzare fondi pubblici o comunitari. Appoggio<br />
l’argomento che è già stato presentato, ossia che allo stesso modo non possa esserci alcuna<br />
distorsione <strong>del</strong>la concorrenza derivante da una diversa volontà degli Stati membri di<br />
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