Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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09-07-2008<br />
IT<br />
<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
I prezzi dei fertilizzanti sono aumentati a causa <strong>del</strong> marcato aumento <strong>del</strong>la domanda, che<br />
si pone al di sopra dei costi più elevati di trasporto ed energia. Intervengono, quindi, tre<br />
fattori: maggiore domanda causata dalla rapida crescita in altre parti <strong>del</strong> mondo, costi di<br />
energia e costi di trasporto più alti. Come sa, la domanda è aumentata in tutto il mondo e<br />
questo colpisce non solo i fertilizzanti ma anche molti altri beni, comprese le colture da<br />
reddito e i prodotti alimentari.<br />
E’ importante ricordare che, sebbene gli agricoltori europei debbano sostenere una spesa<br />
maggiore per i fertilizzanti, come stanno facendo, allo stesso tempo ricevono prezzi migliori<br />
per i loro raccolti. Le statistiche <strong>del</strong>la FAO su un periodo corrispondente dimostrano che<br />
i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati <strong>del</strong> 37 per cento in un periodo di 12 mesi.<br />
L’aumento più acuto riguarda i prodotti lattieri, all’80-200 per cento, e i cereali, al 50-80<br />
per cento.<br />
La Commissione considera di vitale importanza osservare le regole di concorrenza. Finché<br />
ciò accade, la Commissione non ritiene appropriato intervenire in un mercato in cui gli<br />
ultimi sviluppi derivano soprattutto da fattori sui quali essa non esercita nessuna influenza.<br />
Ribadisco che non esercitiamo alcuna influenza sui tre fattori decisivi che hanno causato<br />
l’aumento dei prezzi.<br />
Per quanto riguarda gli sviluppi a lungo termine, la Commissione vorrebbe che concentraste<br />
la vostra attenzione sull’importanza di promuovere la concorrenza sul mercato <strong>del</strong> gas<br />
naturale. Credo che in questo caso ci sia la possibilità di placare in qualche modo la<br />
situazione. Se verranno accettate le misure proposte dalla Commissione nel terzo pacchetto<br />
energetico, dovremmo assistere a un miglioramento dei prezzi <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> gas. Questo<br />
potrebbe portare anche a una diminuzione dei prezzi dei concimi azotati prodotti<br />
nell’Unione europea. Tuttavia, come sapete, tutto dipende dall’approvazione o meno <strong>del</strong><br />
pacchetto energetico proposto dalla Commissione.<br />
Colm Burke (PPE-DE). - (EN) La ringrazio per aver fornito una risposta su questo<br />
argomento che è per noi preoccupante. Ha fatto riferimento all’aumento <strong>del</strong> prezzo dei<br />
prodotti lattieri e di altri prodotti, ma purtroppo non sono gli agricoltori a trarne beneficio,<br />
bensì le parti che si trovano nel mezzo.<br />
La mia domanda riguardava l’affidabilità <strong>del</strong>le forniture dall’esterno <strong>del</strong>l’UE. Sembra che<br />
dipendiamo dalla Russia e dall’Ucraina per le materie prime necessarie per i nostri<br />
fertilizzanti. Mi stavo solo chiedendo che azioni stiamo intraprendendo per assicurarci di<br />
ricevere forniture adeguate e di non affidarci troppo a una o due <strong>del</strong>le nostre fonti. Non è<br />
possibile individuare altre fonti e creare dei meccanismi per incoraggiare l’importazione<br />
da queste altre fonti?<br />
Günter Verheugen, Vicepresidente <strong>del</strong>la Commissione. − (DE) Riguardo alla Russia e<br />
all’Ucraina come maggiori paesi fornitori, vorrei sottolineare che stiamo applicando<br />
strumenti di difesa commerciale alle esportazioni di fertilizzanti da entrambi i paesi.<br />
Cerco di spiegarmi in modo più semplice: entrambi i paesi possono offrire fertilizzanti a<br />
prezzi bassi poiché per produrre fertilizzanti è necessaria alta energia e loro applicano<br />
prezzi diversi all’energia esportata e a quella utilizzata nel loro paese. La differenza di prezzo<br />
porta al dumping, perciò abbiamo applicato <strong>del</strong>le misure appropriate alla Russia e all’Ucraina.<br />
In merito alla diversificazione <strong>del</strong>le forniture, la Commissione ha un piccolo margine di<br />
influenza. Tuttavia posso affermare che i grandi produttori e distributori europei stanno<br />
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