Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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IT<br />
<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
è necessario garantire una ripartizione che riflette la migliore opzione possibile, assicurando<br />
così il migliore rapporto costi-benefici (ossia l’ottimizzazione <strong>del</strong>l’utilizzo <strong>del</strong>la contropartita<br />
finanziaria). Nell’ambito di questi accordi, le possibilità di pesca dovrebbero essere ripartite<br />
in base ad altri criteri, quali il tasso di utilizzo <strong>del</strong>le capacità <strong>del</strong> protocollo precedente, le<br />
richieste degli Stati membri nel corso <strong>del</strong>le negoziazioni e possibilità di pesca storiche<br />
concesse agli Stati membri, e infine la situazione/capacità <strong>del</strong>la flotta.<br />
Carmen Fraga Estévez, relatrice. − (ES) Signor Presidente, la commissione per la pesca<br />
ha lavorato duramente affinché la Commissione e l’Unione europea potessero tener fede<br />
ai loro impegni.<br />
Forse l’iniziale mancanza di interesse dimostrata dalla Commissione durante le negoziazioni<br />
è stata la causa <strong>del</strong>le critiche presenti in questa relazione in riferimento alla procedura che<br />
è stata seguita, nonostante la Mauritania continui a essere uno dei principali partner<br />
<strong>del</strong>l’Unione europea e nonostante il fatto che la contropartita finanziaria sia tuttora una<br />
<strong>del</strong>le più rilevanti e comporti un impegno sempre maggiore verso lo sviluppo <strong>del</strong> settore<br />
<strong>del</strong>la pesca <strong>del</strong>la Comunità.<br />
E’ perciò difficile comprendere perché il testo che è stato oggetto di negoziazione comporti<br />
una riduzione notevole <strong>del</strong> tasso di cattura autorizzato compresa tra il 25 e il 50 per cento<br />
per quasi tutte le specie di pesci e perché, oltre alle misure tecniche, tali condizioni siano<br />
state accettate, cosa per noi incomprensibile.<br />
Come già abbiamo avuto occasione di precisare in questo forum, e come Europêche le ha<br />
comunicato in una lettera a lei indirizzata, onorevole Borg, non ha molto senso negoziare<br />
eccezionali possibilità di pesca – e non è il caso di questo accordo – se poi vengono accettate<br />
condizioni tecniche che ci impediscono di trarre un vero vantaggio da suddette possibilità.<br />
Le dimensioni minime stabilite per il polpo non sono in alcun modo collegate alle<br />
dimensioni stabilite per specie simili; il periodo supplementare di due mesi per il riposo<br />
biologico, negoziato all’ultimo minuto, quasi all’insaputa <strong>del</strong> settore <strong>del</strong>la pesca, era basato<br />
su una relazione scientifica poco accurata ed è stato introdotto su richiesta <strong>del</strong>la parte<br />
mauritana senza le previe e necessarie consultazioni <strong>del</strong> comitato scientifico congiunto;<br />
sebbene il periodo di riposo riguardi tutte le specie, esso è basato unicamente sui cefalopodi.<br />
Tutto ciò è un segnale preoccupante di come le trattative vengano talvolta condotte dalla<br />
Commissione europea.<br />
E’ per questo motivo, signor Presidente, onorevole Borg, che dobbiamo insistere affinché<br />
vi sia un maggiore coinvolgimento <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong>, perlomeno in veste di<br />
osservatore, agli incontri <strong>del</strong> comitato congiunto, come requisito minimo di trasparenza<br />
istituzionale che avrebbe dovuto essere stabilito già da tempo.<br />
Considerati i nuovi poteri <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong> previsti con l’entrata in vigore <strong>del</strong> Trattato<br />
di Lisbona – che era imminente e, sono convinta, presto avrà luogo – sarebbe bene che il<br />
Consiglio e la Commissione si preparassero a coinvolgere il <strong>Parlamento</strong> in un ruolo che,<br />
prima o tardi, verrà chiamato a svolgere.<br />
Nella relazione abbiamo accennato alla <strong>del</strong>usione per il fatto che la Commissione – e qui<br />
mi trovo, mio malgrado, in disaccordo con lei, Commissario Borg – non abbia rispettato<br />
la stabilità relativa <strong>del</strong>l’accordo, prendendosi la libertà di ammorbidire un criterio che in<br />
altre occasioni era stato definito quasi sacrosanto, un’azione questa che terremo sotto<br />
controllo, come il nostro mandato richiede.<br />
09-07-2008