Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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09-07-2008<br />
IT<br />
<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
microprudenziali in possesso <strong>del</strong> mercato e <strong>del</strong>la vigilanza prudenziale bancaria e le<br />
informazioni <strong>del</strong>la BCE e credo che la BCE possa giocare un ruolo di primaria importanza.<br />
Lei ha affermato di non volere che i sistemi di vigilanza vengano rivisti – che non è quanto<br />
abbiamo proposto – ma penso che sarebbe anche nel suo interesse non essere troppo<br />
dipendente dalla volontaria cooperazione e <strong>del</strong>la autorità di vigilanza degli Stati membri<br />
in questo scambio di informazioni. Dunque è importante che ci siano in questa area molti<br />
più giocatori indipendenti e si verrà a creare un sistema più forte e una più forte struttura<br />
a livello <strong>europeo</strong>.<br />
Un altro elemento sono i sistemi di pagamento e regolamento. Mi fa piacere sapere che la<br />
proposta <strong>del</strong> Target 2-Securities, elaborata dalla BCE e dalle altre banche centrali, sia stata<br />
ora accettata in maniera positiva dai BAG. Penso che questa possa essere una base<br />
importante per un ulteriore sviluppo <strong>del</strong> sistema. Mi piacerebbe inoltre avere la sua opinione<br />
in merito a quanto accade ora, anche nei mercati, nella sfera degli strumenti derivati e nel<br />
mercato degli over-the-counter al fine di creare più controparti e un miglior sistema di<br />
vigilanza.<br />
Il mio ultimo commento è parallelo al discorso di ieri di Bernanke, ma non entrerò nei<br />
dettagli.<br />
PRESIDENZA DELL’ON. RODI KRATSA-TSAGAROPOULOU<br />
Vicepresidente<br />
Daniel Dăianu (ALDE). - (EN) Signora Presidente, vorrei lodare il relatore per il suo<br />
lavoro.<br />
Una relazione annuale può dare ampia dimostrazione dei raggiungimenti e anche <strong>del</strong>le<br />
difficoltà politiche e dei controbilanci. Gli attuali tassi di inflazione in <strong>Europa</strong> stanno<br />
tormentando i cittadini e chi prende le decisioni politiche. La Banca centrale europea ha<br />
costruito la sua credibilità attraverso politiche coerenti. Questa impresa è stata valorizzata<br />
da una inflazione di importazione sull’onda <strong>del</strong>la globalizzazione e <strong>del</strong> rialzo economico<br />
asiatico.<br />
Sfortunatamente, è in corso ai giorni nostri una situazione contraria, a causa degli enormi<br />
rialzi dei prezzi energetici e dei prodotti alimentari, che riflettono la sempre maggiore<br />
scarsità di risorse disponibili. La pressione <strong>del</strong>la spinta dei prezzi sta sforzando i mercati<br />
di tutto il mondo. Il tasso di inflazione nell’area euro è il più alto da 10 anni. Questo è molto<br />
preoccupante e la stagflazione inoltre sembra dietro l’angolo.<br />
In più, la crisi finanziaria ha complicato enormemente il compito <strong>del</strong>la Banca centrale<br />
europea. La BCE deve combattere l’inflazione tenacemente e l’elemento chiave in questo<br />
frangente è ancorare le aspettative inflazionistiche. Non è chiaro fino a quando l’esogena<br />
spinta dei prezzi durerà. E’ critico che venga avvertita una spirale salari-prezzi. Come nella<br />
scorsa decade eravamo abituati a parlare di moderazione <strong>del</strong>l’inflazione, così dovremo fare<br />
qualunque sforzo per riuscire a raggiungere una moderazione dei prezzi e una dinamica<br />
dei salari nel periodo a venire.<br />
Altre divergenze economiche nell’area euro, che non dovrebbero favorire un buon clima<br />
per i movimenti <strong>del</strong>la Banca centrale europea. In più, in un momento in cui i mercati si<br />
stanno allargando in maniera globale, ciò che la Banca centrale europea compie deve essere<br />
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